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Una lunga telenovela ed un inciucio perfetto (mes #99804)
di Filippo Pisoni
il 24/10/2012 13:16:38
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messaggio letto 563
volte
0 risposte
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in risposta a Giorgio Soave
(mes. #99780)
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> Non capisco, nemmeno dal link dato, quali siano i motivi di protesta (a parte il fatto che l'A.C. è decisa ad andare per la sua strada, su un PGTU evidentemente così utile che le ultime due amministrazioni di colore diverso sono d'accordo di applicarlo).
A giudicare dagli emendamenti presentati dalle diverse forze politiche di opposizione durante l'amministrazione Dompè, non mi è sembrato di vedere questo grande accordo... tutt'altro, soprattutto riguardo alla viabilità connessa al De Gasperi Est ed al VIo palazzo uffici.
>Provo a indovinare: forse il PGTU vuole aprire la via Fermi al collegamento con la M3; e realizzare una pista ciclabile in via Caviaga abolendo qualche posto di parcheggio.
>Se è così, mi sembrano due misure molto sensate. La situazione al capolinea della M3 è da terzo mondo.
Frequento quotidianamente l'area M3 da diversi anni e devo dire che la via Caviaga - oggettivamente - così come messa oggi è un caos incredibile: il via-vai ininterrotto di veicoli privati che accompagnano/sostano/prelevano utenti dalla M3, i pullmann che nonostante la difficile viabilità, transitano (con non poche difficoltà di manovra nella piccola rotonda alla fine della via) e scaricano numerosi pendolari, le regolari corse della Linea C Blu e Rossa e l'afflusso ai servizi sportivi del centro sportivo.
Sicuramente non si sbaglia a considerare che la maggior parte di questi "utilizzatori" quotidiani non sostituirebbe il proprio mezzo con la bicicletta, anche in presenza di una apposita pista.
Inoltre, già ora gli spazi destinati alla sosta, nonostante siano regolamentati da disco orario, sono assolutamente insufficienti.
Prevedere una pista ciclabile, sacrificando il 50% degli spazi disponibili e senza prevedere un afflusso di traffico limitato (se non addirittura bloccato) sarebbe un ulteriore incentivo al caos assoluto oltre che un aggravio delle condizioni abitative dell'area già abbastanza sacrificate.
Se non ricordo male, il Comitato ha inoltrato proposte diverse, che tenevano conto anche dei futuri insediamenti dell'area De Gasperi est e che rappresentavano una soluzione conciliante con le diverse esigenze.
Il perseverare su un progetto che non tiene in alcun conto delle esigenze e delle richieste degli abitanti (perpretate negli anni), stona parecchio con l'immagine di democrazie, giustizia ed efficienza utilizzata per contrastare politicamente l'amministrazione precedente.
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23/10/2012 - 