>Sparargli mentre scappa no, perchè non sarebbe difesa.
Anche secondo me, ti riporto quanto ben descritto in un libro di arti marziali a proposito della difesa personale:
<<Il pericolo (la probabilità del danno) deve essere attuale cosicché non può in alcun modo giustificarsi la reazione ad un'offesa ormai passata (per esempio, l'aggressore che si è dato alla fuga) in quanto rappresenterebbe soltanto una vendetta o una rappresaglia>>
(Bagnulo G., "Esercizi di Ju-Jitsu", de Vecchi)
L'articolo 52 del C.P. dice:
<<Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere (2) un diritto proprio od altrui (3) contro il pericolo attuale (4) di un'offesa ingiusta (5), sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa (6) (7)
(6) Secondo l'orientamento oggi prevalente, il giudizio di proporzione tra difesa e offesa va formulato non solo con riguardo al rapporto tra mezzi difensivi a disposizione dell'aggredito e mezzi offensivi, ma anche con riguardo alla proporzione tra male minacciato e male inflitto (espressione del principio del bilanciamento degli interessi).
La proporzionalità sussiste ove il male provocato dall'aggredito all'aggressore risulta essere inferiore, uguale o tollerabilmente superiore a quello subito; pertanto, non vi è proporzione quando con un bastone o con altro corpo contundente si uccida chi, con lo stesso, si limitava a percuotere.>>
(http://www.brocardi.it/articoli/4467.html)
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