>I fatti per cui Saipem risulta indagata, non specificati nelle note delle due societa’, sono precedenti al 2010. Nel 2009 l’Eni si era aggiudicata un contratto da 580 milioni di dollari con Sonatrach per la costruzione del terzo lotto del gasdotto Gk3. Un contratto su cui ha acceso un faro anche la magistratura algerina – che con una clamorosa indagine nel 2010 aveva ‘decapitato’ il vertice della compagnia petrolifera statale – per verificare l’esistenza di eventuali episodi di corruzione o malversazione. Dalle indagini su Sonatrach, secondo la stampa algerina, erano emersi ”commissioni” e ”servizi”’ in cambio degli appalti, come l’acquisto di appartamenti e ville a Parigi e Algeri.
Quelle ville sicuramente sono state acquistate da funzionari algerini. Si sa da sempre che "in certi paesi" la corruzione è ancora più alta che in Italia e che per poter lavorare bisogna "ungere le ruote". Si sa e si nega. Ovviamente i funzionari ENI colti con la mazzetta in mano non vengono tutelati dalla società. Ma si sa che succede e credo che ci si aspetti che succeda.
RecSando
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