Conosco molto bene il mondo della cooperazione internazionale e le ONG estere hanno, da decenni, applicato professionalità e gestioni manageriali efficienti, lontani anni luce dalla superbia ed autoreferenzialità tipico delle ONG italiane.
Save the Children é una di queste e non ha niente a che bspartire con quel pachiderma burocratico ed inefficiente che è l'UNICEF.
L'unica critica che io muovo a tutti (sia organizzazioni cattoliche che non) é il perseguire così massicciamente l'adozione a distanza: nel 99% dei casi ai bambini adottati a distanza viene fornita alimentazione, vestiario, istruzione..... fino alla maggiore età, dopodichè (sono grandi) devono camminare con le loro gambe in Paesi dove esiste solo la disoccupazione e nessuna, proprio nessuna possibilità di lavoro.
E' un modo miope di fare politiche della famiglia: se vuoi aiutare le famiglie si deve invece partire dai genitori, assistendoli nell'avviare micro-iniziative economiche autosostenibili. Yunus (e altri) lo hanno fatto con successo.
RecSando
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07/12/2012 - 