Sicuramente ogni Stato fa i suoi interessi, Giorgio e nello stesso tempo, come dicevo, i grossi capitali cercano di manovrare il mercato per guadagnare sempre di più. I tassi di interesse di alcuni debiti sovrano hanno cominciato ad alzarsi nel 2008, nel pieno della crisi dei subprime, per poi ridursi un po' e alla fine, iniziando dalla Grecia, a crescere. I tassi che sono cresciuti sono quelli di Grecia, Spagna e Italia. Quelli che sono diminuiti sono UK, USA, Germania e Francia. Considera che meno di tre anni fa i tassi della Grecia erano uguali a quelli della Germania e degli USA.
Comunque, quali che siano le ragioni, la questione resta una: ci siamo indebitati oltre misura. Qualunque siano le intenzioni dei creditori, siamo in loro balia. Se non strettamente necessario, la mia filosofia di vita è di non fare debiti. Naturalmente, uno Stato o un'azienda devono fare debiti per investire e creare ricchezza, ma prima di tutto non bisogna fare il passo più lungo della gamba e poi occorre investire questi soldi in modo produttivo. L'Italia ha beneficiato di tassi bassi grazie all'entrata nell'euro (prima erano ben più alti), ma non ha colto questa opportunità, sperperando e rubando i soldi presi a credito. Quindi non si è innescato quel circolo positivo necessario a ripagare i debiti e creare ricchezza. Ciò ha causato nervosismo nei creditori, che, in un contesto economico difficile, hanno preferito dirottare i loro soldi altrove. Chi può biasimarli? Siamo onesti: presteresti dei soldi a un Stato corrotto, mafioso, incapace e truffaldino? Non credo che la maggior parte delle persone lo farebbe.
Quindi, siamo tornati lentamente al tasso di interesse pre-euro (ricordi le costanti svalutazioni della lira?), ad essere quelli che siamo. Peccato che nel frattempo la situazione economica mondiale si è fatta difficile e complessa, il che fa peggiorare costantemente la situazione.
Quando facciamo analisi sugli andamenti dei fondamentali in relazione a politiche economiche, dobbiamo domandarci come sarebbe andata senza quelle politiche. E' vero che la situazione nell'ultimo anno è peggiorata, ma quanto sarebbe peggiorata senza alcuni interventi correttivi?
Sia chiaro, le politiche di rigore inibiscono la crescita, non c'è dubbio. E ci si potrebbe domandare dove siano finiti i soldi del periodo del bengodi. Conosco molti imprenditori che lamentano miseria, ma hanno patrimoni personali immobiliari considerevoli, e il mercato azionario/obbligazionario dal 2008 a oggi ha fatto un gran rally (soprattutto fuori dai paesi in crisi). Se una persona ha da investire, oggi può comprare obbligazioni di paesi emergenti (che hanno un rapporto debito/pil invidiabile) ottenendo un reddito ben maggiore di quanto otterrebbero mediamente con un'attività imprenditoriale e con un rischio più basso (fino a ora).
Quindi, i problemi sul tappeto sono due:
- Come risolvere la questione del debito e riprenderci la nostra sovranità. Non è facile, data la mole dello stesso, il fiscal compact e la crisi economica mondiale. Si può tamponare la situazione e convincere i creditori a rinnovarci costantemente il debito e qui ci sono scelte politche: chi paga? Su questo i candidati alle elezioni sono poco chiari, perchè sanno che esserlo significa diventare impopolari. Quindi rimangono sul cavo. Patrimoniale? Su quali patrimoni? Già sono stati tassati i profitti da investimenti, i conti correnti, e le case. Queste sono a tutti gli effetti delle patrimoniali. Ma cosa altro propone la Sinistra? Vorrei sapere se intende tassare i miei risparmi, perchè in caso affermativo non li voterò mai. I miei risparmi sono la mia sicurezza, ottenuti in anni di lavoro e comportamenti virtuosi. Non voglio pagare per chi ha sperperato o rubato. Aumentare le tasse? Per chi? Come? Ridurre i servizi? Quali? Ancora le pensioni?
- Come rimettere in moto la voglia di fare e il senso di onestà/responsabilità. Cacciare i mediocri dalla pubblica amministrazione e dalla politica, far pagare le tasse a chi le evade, combattere su ogni linea la mafia e così via.
Come vedi, la situazione è piuttosto complessa e di non facile analisi. Prima di pensare a complotti, è bene guadare in casa propria, sennò ricadiamo nella cultura dell'alibi, molto italiana.
Buona domenica!
Luca |