> Per concludere: >io ritengo che persone come Benigni (e altri comici) ci "regalino" l'illusione. >Quella di "fare cultura" seduti sul divano davanti alla TV. >Quella di difendere la costituzione, la democrazia, i diritti, nella stessa posizione di prima. >Ma che, cullati dall'illusione, tutti quanti noi si corra il rischio di non pretendere di più.
Qualche secolo fa, quando non esistevano i mezzi di comunicazione, ci pensavano i cantastorie ad intrattenere, informare ed aggiornare il popolo sui fatti che accadevano o trattare argomenti di cultura generale. Oggi tra giornali, radio, televisione, internet ecc, abbiamo l'imbarazzo della scelta. Sicuramente ognuno la stessa notizia la riporta dando maggior enfasi agli aspetti che ritiene più opportuno e di interesse diretto o indiretto di chi la commenta. Ad esempio l'Unità e l'Avvenire pur riportando le stesse informazioni danno più o meno risalto ad alcuni aspetti anziché ad altri. Sta poi nell'intelligenza di chi legge, ascolta o commenta farsi una sua opinione, anch'essa dettata dal proprio pensiero o indirizzamento politico, etico, morale e culturale. Poi esistono alcune fette della popolazione che vengono coinvolte emotivamente perché non hanno la capacità o lo sviluppo cognitivo per apprendere le notizie asetticamente. Questo ha portato ultimamente a far credere (in alcuni casi a ragione) che tutti i politici sono dei farabutti che vivono alle spalle del popolo (compreso Monti che ormai più che un tecnico viene considerato come un ammanicato con la politica) per cui si da meno ascolto alle loro parole mentre i comici o gli artisti in generale sono capaci per loro natura di allietare il popolo. Questo a mio parere è il vero motivo per cui personaggi come Benigni, Celentano, Fiorello, Grillo ecc. hanno un forte seguito quanto interpretano argomenti culturalpolitici. Sta poi nell'intelligenza di questi imbonitori scegliere argomenti che possano far crescere la cultura generale di quella fetta di popolazione che altrimenti non ci arriverebbe mai da sola. A rinfrancarmi poi nella mia convinzione che questa fetta di persone con scarse facoltà cognitive esiste veramente, è li da vedere il successo che hanno insensati personaggi come i "soliti idioti". |