>Chiunque può essere ministro di un nuovo governo, se chiamato dal premier incaricato, Ma nessuno può essere premier se non votato dalla maggioranza degli italiani (e se non incaricato dal capo dello Stato).
Allora è così? C'è l'elezione diretta del presidente del consiglio? Dovete scusare la mia imbarazzante ignoranza, ma non credevo fosse così. Mi confermate, per favore?
>Così si è fermato alla parte lacrime e sangue (la più facile) e non ha avuto il tempo di iniziare la parte dello sviluppo (che sarei proprio curioso di vedere, perchè è rimasta molto sul vago).
Giorgio, io credo che non si debba porre grandi aspettative su questa parte "sviluppo", almeno nel modo in cui è stato tradizionalmente inteso. Da sempre, la maggior parte degli imprenditori (e molte associazioni) hanno prosperato grazie ai soldi della collettività. Infatti, non appena il meccanismo si è bloccato sono andati in crisi. Se vi sarà crescita, essa non credo nascerà dai soldi pubblichi (ghe n'è minga), ma dalla crescita di una nuova classe di imprenditori veri e lavoratori che si impegnano nel loro lavoro. Quello che potrà fare un governo saggio riguarda l'eliminazione di tutti i freni a una sana imprenditoria: controlli più efficaci, minor burocrazia, liberalizzazioni, etc.
Peraltro, rimane sempre una domanda di fondo: i 2000 miliardi di debiti a chi sono finiti in tasca? Io credo che siano finiti in buona parte in immobili e speculazione finanziaria, e credo anche che molti imprenditori che piangono miseria, in realtà hanno ingenti patrimoni personali. Ne ho conosciuti a decine.
Quindi, non c'è rimedio migliore per la recessione che rimboccarsi le maniche, è finito il tempo della privatizzazione degli utili e collettivizzazione delle perdite (spero).
> Per esempio, la divaricazione delle leggi finanziarie fra lavoratori dipendenti e non, per cui i dipendenti devono pagare tutte e subito le tasse mentre i professionisti possono intestare alla loro società, spesso ancora se stessi, l'auto e la casa delle vacanze godendo di consistenti sconti fiscali, non è segno di equità. E la tassazione delle rendite finanziarie è ancora più scandalosa di quella americana.
Da professionista, leggo in queste righe una serie di luoghi comuni di sinistra che non poggiano sulla realtà. Non c'è nessuna legge che ti permette di detrarre la casa delle vacanze dal reddito (!), l'auto può essere detratta solo al 40%, la casa dove lavori al 50%. La logica è corretta e uguale nel resto del mondo: l'imprenditore lavora con mezzi propri, il dipendente con i mezzi dell'azienda. Quindi, i mezzi produttivi del professionista si detraggono dal reddito, con il quale, tra l'altro, devi pagare il 28% di contributi all'inps. Di quello che fatturo mi rimane in tasca meno della metà. E non ho lavoro garantito e nemmeno malattia: se mi ammalo per due mesi, sono cavoli miei. I professionisti - la stragrande maggioranza - sono l'ultimo livello del precariato, se vuoi dirla alla Vendola, oppure il massimo grado di libertà/responsabilità, secondo i miei parametri. Non sono tutti notai, commercialisti, medici o avvocati di grido.
La tassazione sulle rendite finanziarie è aumentata e hanno pure messo una patrimoniale sul risparmio.
>Per dirla tutta, non credo che Monti sia il ministro più indicato per un governo di centrosinistra.
Difficile a dirsi, non avendo trovato da nessuna parte un programma del centrosinistra da confrontare con l'agenda monti. Il centrosinistra, come ogni partito classico, lo devi comprare a scatola chiusa sulla base di dichiarazioni general generiche. Esempio: parlano spesso di patrimoniale; a chi? da quale importo? di quanto?
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