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Monti: "Pink e green in mia agenda"  (mes #101180)
di Luca Isabella il 25/12/2012 10:12:05

messaggio letto 846 volte
(1 risposta)

in risposta a Danilo Lenci (mes. #101175)
> Non me la sono presa per le battute, la storpiatura del mio nome (capita) e nemmeno per l'acido che mi sono beccato in questo scambio, ma è bastato dire "liberista" e te la sei presa.

Oh, cavoli, mi dispiace per la storpiatura, a volte rispondo col cellulare ed è così piccolo piccolo che mi confondo, scusami. :-) Non me la sono presa, Danilo, nè volevo offenderti, ero scherzoso. E' che forse ho un'allergia per le etichette, mi scoccia quando si inizia una discussione sugli argomenti e di finisce con l'appellarsi "comunista", "liberista", "fascista" e così via... questo, secondo me, blocca una discussione sul nascere, perchè sposta l'attenzione dalle questioni, dalle opinioni, a uno stereotipo. Tutto qui, scusa ancora se sono stato inopportuno.

>Non accetto però l'accusa di demagogia per aver riportato gli indicatori economici. Se avevano un valore ieri lo hanno anche oggi.
>Oppure non valgono mai.
>Decidiamo prima quale delle due e da li ripartiamo.

Danilo, secondo me valgono ieri e oggi, ma come scriveva qualche mese fa l'ottimo Andrea Lanzoni, bisogna anche saperli leggere, altrimenti si rischia di andare a conclusioni errate. Con questo non voglio dire che io so leggerli e tu no, ma vorrei contribuire a una discussione con il mio punto di vista sull'analisi che può essere fatta su questi stessi dati, senza pretendere di voler essere un esperto.

Io banalmente, aiutato da molte letture che ho fatto sull'argomento, paragono il paese a una famiglia, che ha nominato all'interno di essa un rappresentante per la gestione, tra le altre cose, della sua economia. Questo rappresentante ha creato enormi debiti alla famiglia, tanti che, anche se lavorassero tutti per un anno senza spendere nulla, non ce la farebbero nemmeno a saldarli tutti. Una situazione drammatica, se aggiungiamo che una buona parte dei membri della famiglia già da anni non guadagnavano come un tempo e oggi non guadagnano più. Nella morsa dei creditori, la famiglia si trova a pagare interessi sempre più alti e molti creditori minacciano di volere i soldi indietro. La famiglia è in crisi. Come uscirne? Il buon senso mi suggerisce quanto segue:

- Rimuovere il rappresentante che ha causato tanto danno e vedere se ha delle responsabilità personali. In ogni caso, inibirlo completamente da questo ruolo.
- Individuare, per quanto possibile, se ci sono membri della famiglia che hanno beneficiato particolarmente dei debiti per tassarli. Il problema è che questi membri della famiglia avevano spesso fatto combutta con il rappresentante, quindi non è facile nè individuarli nè fargliela pagare.
- Alcuni membri della famiglia non contribuiscono alle finanze della stessa, altri vivono alle spalle di chi lavora, altri svolgono attività criminose ai danni della famiglia stessa, altri infine sperperano i pochi soldi rimasti: tutti questi sono stati negli anni protetti dal rappresentante, vanno stroncati con ogni mezzo.
- Cercare di sanare un po' alla volta le finanze della famiglia per allentare la morsa dei creditori. Ci vorranno anni e anni di sacrifici e non sarà facile. Credo che per almeno 10 anni tutta la famiglia se la passerà piuttosto male.
- Cercare di risvegliare un senso di responsabilità e operosità in ogni membro della famiglia, con il comune obiettivo di uscire dal problema.

Il fatto che alcuni indicatori economici segnino un meno in questo periodo è scontato. Chi si aspettava una crescita in un paese indebitato fino al collo già in crescita nulla da oltre 10 anni in un anno di politiche di un governo in balia degli stessi amministratori che già hanno creato il collasso, secondo me prendeva un abbaglio. In quasi tutto il mondo industrializzato c'è bassa crescita, se non recessione. Fanno una modesta eccezione i paesi che negli anni passati sono stati virtuosi. Come sarebbe stata possibile una controtendenza italiana, che già partiva svantaggiata?

> Come trovo non accettabile il dire se non vi fosse stato il governo Monti a che punto saremmo, perchè non abbiamo la controprova e quindi oggi potrebbero risultare peggiori o anche migliori. Certamente dipenderebbero anche dalle politiche praticate ovvio.

Secondo me, per come è l'economia, sarebbe andata peggio. Ovvio che sono mie considerazioni e non ho la sfera di cristallo. Ma ho ottime ragioni per pensarlo.

Naturalmente, se mi spieghi quali politiche alternative potevano essere fatte dal governo che dimostrino una maggiore efficacia, sono ben felice di ricredermi.

>Ricordi quando sostenevo che il primo passo da fare a mio avviso era quello di bloccare gli speculatori e quindi era per me prioritario cercare di trovare un'intesa con gli altri partner europei per spingere la BCE a diventare prestatore di ultima istanza e tu mi dicevi se ricordo bene, che la cosa pur apprezzabile, non era possibile.

Non credo sia tecnicamente possibile, anche perchè le banche italiane sono nei guai perchè zeppe di debito italiano. Comunque, non ne sono certo e quindi apprezzo la tua proposta, senza valutarla. Invece, vorrei capire tu cosa intendi per "speculatori", me li definisci in modo semplice?

>Come vedi le alternative ci sono, certo bisognerebbe valutarle con occhio laico rigettando l'assunto, per me falso, che solo Monti ha la ricetta giusta per farci uscire dalle secche.

Danilo, noi stiamo parlando delle politiche del nostro governo, non delle politiche europee. La soluzione del battere moneta per creare sviluppo ha diverse valutazioni. Da un lato, se non c'è un sistema politico ed economico sano, questi soldi rischiano di fare la fine degli altri, ovvero nelle solite tasche dei corrotti e dei corruttori. Dall'altro, se dovessero funzionare, creerebbero un inflazione allucinante, una tassa che pagherebbero tutti uguali, dalla vecchietta al miliardario. Negli USA sono molto preoccupati di questa possibilità: si farebbe pagare il debito a tutti in maniera uguale, ed è proprio quello che tu non vorresti, mi sembra. Questo è il mio punto di vista, e credo che sia quello adottato dalla BCE, che sta immettendo liquidità ma con criterio.

>Secche che ovviamente non possono essere accollate solo sulle spalle di Monti, l'ultimo della serie, e che arrivano, qui concordo con te da lontano, da quando il capitale ha lanciato la controffensiva negli anni 70, per recuperare quel terreno perso sotto la spinta del movimento operaio e delle forze progressiste il nostro paese e che aveva permesso a masse di persone fino a quel momento escluse di vivere una vita più dignitosa con la possibilità di dare un futuro ai propri figli.

Qui mi trovo d'accordo. Tolta la terminologia, quello che scrivi è vero. Dagli anni 80-90, la quota di ricchezza annua prodotta da molti paesi industrializzati che tradizionalmente andava al lavoro si è andata riducendo rispetto a quella che è andata al capitale. Questi sono ad esempio i dati USA:

http://www.clevelandfed.org/research/trends/2012/0212/01gropro.cfm

Che vuol dire, in buona sostanza, che la ricchezza si è spostata dal lavoro al capitale. Il che ovviamente non va bene.

Poi bisogna aggiungere che il mondo è cambiato: mercati globali, informatizzazione, etc. Il tutto rende la situazione molto complessa e difficile da analizzare.

>Ovviamente dal suo punto di vista il Capitale non ha fatto che seguire la sua naturale inclinazione, quello che è mancata è stata la politica, e su questo concordo in parte con te perchè se è vero che destra, centro e sinistra hanno mancato è anche vero che la responsabilità non può essere divisa in parti uguali, E il peso maggiore va a chi poi efettivamente ha operato le scelte. La mia responsabilità o meglio la responsabilità di chi mi rappresenterebbe, visto che è sempre stata all'opposizione è quella di non essere riusciti a diventare maggioranza e operare scelte diverse.

Ciò è vero solo in parte, secondo me. Io farei piazza pulita e ripartirei da capo.

>Se poi Monti ligio ai trattati internazionali, versa mld euro in base alla sua forza (3 paese per valore in europa) al fondo salva stati, senza tener conto della nostra reale situazione,
>fondo da cui ci teniamo ben lontani visto le ricadute nell'utilizzarli, io con chi me la devo prendere?

Secondo me, non è una questione di prendersela. Bisogna decidere se voler far parte di questo club chiamato Europa Unita, oppure no. Se decidi di starci (e negli anni passati ci siamo stati, eccome, con i tassi al 2% o meno che ci hanno permesso proprio di indebitarci), stai alle regole del club. Sennò te ne esci e paghi le conseguenze.

>E potrei andare avanti nell'elencare tutte le cose che per me non vanno nella direzione giusta (nella prima risposta a Mirco ho parlato di fiscal compact ma è stato ignorato) per cui se Monti deve prendere decisioni così vincolanti per la vita di tutti noi, penso sia bene che prima si misuri il suo consenso.

Su questo hai ragione. Ci devono essere dei partiti che propongono dei programmi chiari, Monti o non Monti. Chi vince attua la sua politica, cercando di preservare i diritti delle minoranze. Secondo me, dovrebbero essere i programmi a contare, in primis. Poi si sceglie la persona che ha più capacità di attuarli. Per quanto mi riguarda, non vedo in Parlamento nessuna persona che mi ispiri capacità e fiducia, nemmeno se dovessi assumerlo come amministratore in una mia azienda.

Quindi, Monti - come parlamentare - ha pubblicato delle linee programmatiche in rete e si è detto disposto a guidare un governo appoggiato da partiti che condividano queste linee e a collaborare con gli altri. Mi piacerebbe vedere le linee programmatiche dei diversi partiti e poi valutarle tutte assieme. Oggettivamente, per adesso ho trovato solo slogan o poco più. Magari non so dove andare a cercare, mi aiuti?

Un abbraccio e Buon Natale!!!

Luca
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