E mi sembra calzante la tua osservazione; >Non basta mettere il nome su un logo mentre si passa un periodo di riposo che so alle terme per dire di correre in una competizione elettorale. Mi pare solo una scorciatoia un cattivo esempio di impegno. Se si dovesse fare un dibattito elettorale con il candidato concorrente come s'è fatto tra Berlusconi e Prodi che so con Bersani a quale dibattito assisteremmo? Con chi si confroterebbe il Pierluigi della bassa, con un logo? <
Ancora ieri abbiamo visto un ex capo del governo (ancora in carica per gli affari correnti fino alle elezioni) presentarsi alla stampa annunciando la formazione di una lista unica per il Senato e di una coalizione per la Camera, di cui lui è il canddato a capo del governo. A me pare una forzatura. Mi auguro almeno che riesca a purgare le liste dei candidati che i "suoi" partiti presenteranno (un compito a cui certi suoi sponsor non sembrano tanto disponibili),se no rischia di andare al governo sostenuto da un Parlamento infarcito di inquisiti e pregiudicati. Un rischio relativo, visto che nonostante l'evidente appoggio della Chiesa i sondaggi non gli danno più del 15%. Ma che almeno realizzerebbe quello che per me è il poco lodevole scopo principale della sua canddatura: togliere voti al centrosinistra per impedirgli di governare nel caso che conquistasse il governo.
RecSando
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23/12/2012 - 