> >>A me l'euro non ha giovato, e non credo abbia giovato ai giovani, ai pensionati, ai lavoratori, al ceto medio, e quindi a nessuno di noi che scriviamo qui. > >L'euro ha grandemente giovato a tutti noi. Se non ci fosse stato l'euro, non ci sarebbe stato l'aumento del debito (in quanto sarebbe stato enormemente più costoso) e quindi quel benessere fasullo degli ultimi 30 anni di cui, chi più chi meno, moltissimi hanno beneficiato, direttamente o indirettamente, anche me e te.
Ma esattamente, Luca, proprio quello che dici: se non ci fosse stato l'euro non ci sarebbe stato quest'aumento del debito. Quello che abbiamo vissuto è stato un benessere fasullo, e lo dicevo già anni fa, quando c'era gente che stipulava mutui trentennali a tasso variabile per comprare case sovraprezzate, adducendo la motivazione che "Tanto la rata mensile è come un affitto", quando in Grecia vedevo gente che passava dalla macchina scassona al SUV, quando io ho trovato più conveniente andare in Corsica (fino agli anni 80 era "roba da sciuri") che in Grecia (che si trovava come noi una valuta più forte di quella che il mercato poteva permettersi). Finanziamenti a tass 0, incentivi, mutui a condizioni mai viste: l'euro è stato un'opportunità per creare debito da parte di alcuni paesi, e di guadagnare sul credito da parte di altri, come è normale in economia, ma senza previsione per come uscirne fuori al momento necessario senza accollare le conseguenze del rischio sulle persone. Quello che manca in questa situazione che abbiamo descritto è il modo per uscirne fuori senza che la popolazione debba soffrire in futuro condizioni peggiori rispetto a quella dell'Italia che usava le lire. Se non si ragiona sul passato, e gli errori commessi, non si può progettare alcun futuro.
RecSando
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