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Se lo sapevano (e forse lo sapevano), allora perché? (mes #101975)
di Daniele Borriero
il 26/01/2013 17:37:04
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volte
(1 risposta)
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L'Europa, l'abbiamo visto, non è una AVO (o se preferite l'acronimo inglese OCA ), ovvero non ha le caratteristiche di un'area valutaria ottimale, per cui l'Euro è stato tecnicamente un errore, e questo molti economisti, come abbiamo visto, lo sottolineavano prima del 2001. Le conseguenze di quest'errore sono evidenziate dalla teoria economiche della AVO, e li trovate tranquillamente anche su Wikipedia, per cui non mi dilungo. La deflazione salariale, per esempio (la diminuzione degli stipendi conseguente anche a un aumento della disoccupazione) è quella che avvertiamo ora. Insomma, le conseguenze dell'abolizione del regime dei cambi in un'area non AVO si ripercuoterebbero su cittadini. Ma allora, se questo è vero (e perché dubitarne, c'è sui libri di testo di economia, in fondo), perché? Rispose Prodi il 4 febbraio 2001, quand'era presidente della Commissione europea, al giornalista in un'intervista del Financial Times "Sono sicuro che l'euro ci costringerà a introdurre un nuovo insieme di strumenti di politica economica. Proporli adesso è politicamente impossibile, ma un bel giorno CI SARA' UNA CRISI e si creeranno i nuovi strumenti". Perché era impossibile dal punto di vista politico introdurre nuovi strumenti di politica economica nel 2001? Perché i cittadini non avrebbero apprezzato? E allora ci voleva una crisi, per farglieli digerire? Mario Monti, 22 febbraio 2011 al convegno Finanza, comportamenti, regole, istituzioni all'università Guido Carli di Roma: "Non dobbiamo sorprenderci che l'Europa abbia bisogno di crisi, e di gravi crisi, per fare passi avanti. I passi avanti dell'Europa sono per definizioni cessione di parti delle sovranità nazionali a un livello comunitario. E' chiaro che il potere politico, ma anche il senso di appartenenza dei cittadini a una collettività nazionale possano essere pronti a queste cessioni solo quando il costo politico psicologico del non farle diventa superiore al costo del farle, perché c'è una crisi in atto visibile, conclamata. (...) Quando la crisi sparisce rimane un sedimento, perché si sono messe in opera istituzioni, leggi. eccetera per cui non è pienamente reversibile". I cittadini non devono sapere: la crisi serve a cambiare le loro vite in una maniera che non accetterebbero se stessero bene, mentre spaventati e messi alle strette, possono accettare qualsiasi soluzione gli venga proposta. Buon voto a tutti.
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