>Cosa se ne fanno le aziende di operai e magazzinieri di 70 anni?
Se uno lavora a 70 anni, ci risparmia l'INPS che non deve pagargli la pensione. Tutto lì.
Per guadagnrci in produttività bisognerebbe sostituire l'operaio 70-enne con un robusto giovanotto, che di sicuro produrrebbe di più. Ma senza pagare la pensione al vecchietto. Ci staranno sicuramente pensando, ma finora non ne hanno avuto il coraggio.
A dire il vero un'idea l'avrebbe avuta Squinzi, il presidente di Confindustria. Dice: perchè non aumentiamo il tempo lavorativo, per esempio di 40 ore all'anno ? Tutte le ore lavorate in più sarebbero esenti da tasse e contributi (mi ricorda un po' il superbonus di Berlusconi che doveva impedire ai lavoratori di andare in pensione).
Vantaggio per i lavoratori: guadagnare di più (lavorando di più) Vantaggio per lo Stato: nessuno, anzi meno tasse e contributi pagati, perchè ovviamente il numero dei lavoratori diminuirebbe in misura inversa alle ore lavorate. Vantaggio per le aziende: pagare gli straordinari come ore lavorative normali.
Vecchia volpe lo Squinzi. Speriamo che non ci caschi la CGIL, la peggiore nemica di Monti. Purtroppo CISL e UIL sono lì pronte a firmare, anche serapprentano quattro gatti. Ma questo per governo e Confindustria non conta. Sono sempre due sindacati su tre...
RecSando
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