> E' anche vero che gennaio e' mese di bilanci e che tutte le palle raccontate agli investitori vengono al pettine. >Oggi e' difficilissimo fare utili cospicui sulle commesse e i numeri forniti nei bilanci di previsione erano evidentemente gonfiati.
Su questo Barbara hai perfettamente ragione, ma siccome lo fanno tutti le quotazioni dei titoli tengono già conto di una tara dovuta al "window dressing". Quello che invece è successo oggi a Saipem, sospensione del titolo per più di due ore e ribasso finale dopo la riammissione del 34% rispetto al giorno precedente, non può essere giustificato solo dalla revisione delle stime. A mio parere non è solo una stima errata che fa scendere in picchiata un titolo e se si analizzano gli scambi avvenuti precedentemente è presumibilmente che chi ha accesso alle segrete stanze ha sfruttato in anticipo la conoscenza dell'informazione per arricchirsi. Questo è un reato che io equiparo alla rapina ai danni di azionisti e risparmiatori che hanno quote di fondi comuni/pensione nei cui portafogli sono presenti dette azioni ed è perseguibile penalmente. Qualche volta analoga situazione è capitata anche nei mercati finanziari di altri paesi. La differenza è che in USA ad esempio quando ti prendono ti sbattono in galera (Madoff insegna), da noi se riesci a scoprire chi si è indebitamente arricchito dopo anni di indagini e processi lo mandano a casa con un buffetto sulla guancia e la raccomandazione di non farlo più. Fortunatamente in questi ultimi tempi, dopo l'accorpamento della borsa italiana al london stock exchange le cose stanno piano piano cambiando.
RecSando
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30/01/2013 - 