Sì, forse è così. E ricordo anche quando negli anni '80 veniva prelevato il 10% degli stipendi e investito in titoli di Stato per abbassare l'inflazione. Anche quelli furono rimborsati dopo qualche anno. E, Craxi regnante, si abolì la scala mobile, che permetteva di seguire l'inflazione ma secondo loro era la causa dell'inflazione. Si fece anche un referendum in proposito e gli italiani ordinatamente accettarono di vedersi svalutare lo stipendio mentre il loro fruttivendolo poteva tranquillamente aumentare i prezzi. I sindacati naturalmente erano d'accordo, perchè questo aumentava il loro potere contrattuale, visto che ad ogni rinnovo di contratto dovevano proclamare dei begli scioperi per chiedere la compensazione dell'inflazione. Poi si rimediò a questo rito costoso introducendo l'inflazione "programmata" (come se si potesse programmare): lo Stato decide quale deve essere l'inflazione (naturalmene molto meno del reale) e i contratti vengono rinnovati compensando l'inflazione programmata invece di quella reale. Non solo ci fregano, ci pigliano anche per i fondelli.
RecSando
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16/03/2013 - 