> >Interessanti quei grafici. Si vede che ormai sono quasi tutti sopra il fatidico 60% del PIL, incluse la Germania e l'Olanda che strillano tanto contro l'Italia.
Strillano... Già. Non ricordo quale letterato diceva che "se io ho un piccolo debito, il problema è mio, ma se è grosso, il problema è della banca". Per far crescere i consumi ci sono essenzialmente due strade: 1) fornire ai consumatori un reddito sufficiente per accedere ai consumi (ipotesi sempre più fuori moda) 2) fornire ai cittadini credito dilazionato per accedere ai consumi
La seconda via è più remunerativa per cui decisamente di "tendenza" oggi, ma ovviamente è più rischiosa. I paesi Piigs avevano redditi inferiori alla Germania. L'unica maniera per favorire una crescita dei consumi negli stessi era fornire credito sufficiente, in maniera da rendere la Grecia o la Spagna potenzialmente come la Germania, anche se i cittadini per esempio avevano un reddito medio inferiore. Diverso il caso italiano, in cui il risparmio privato era decisamente elevato (eh, caro Joerg Kraemer, ecco dove si concentrano le tue speranze di salvezza). Così abbiamo ora una Germania che ora ha due problemi 1) recuperare quel debito contratto da paesi a rischio 2) continuare a esportare come prima Che si fa, con i paesi piigs che non consumano più, perché hanno meno accesso al credito e perché cittadini e imprese sono compressi dall'austerità, ovvero dagli obblighi di contrarre il debito (io direi rimettere il debito...)? L'unica speranza per la Germania è che l'euro crolli rispetto a dollaro e yen, in maniera da aumentare le esportazioni extra-ue... ma posso dire che sono messi molto, molto male, malgrado vengano citati ad esempio di un'economia modello? Certo, ci sono le elezioni quest'anno, per cui bisogna fare la voce grossa, altrimenti i cittadini tedeschi potrebbero aversela a male, visto che tanti di loro ormai pensano che la crisi sia esclusivamente colpa di noi Piigs e non delle scelte rischiose della loro classe dirigenziale, ma il problema c'è ed è grosso. E ha anche altri volti, come evidenziato qui http://www.ragionpolitica.it/cms/index.php/201212205664/germania/la-germania-ostenta-una-virtu-che-sul-debito-non-ha.html e un pochino anche qui http://www.repubblica.it/economia/2013/03/08/news/germania_crisi_economia-54106757/
RecSando
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