>Altra grave dimenticanza è che, nella malaugurata ipotesi che si debba tornare subito alle urne, lo si dovrà fare con il porcellum.
Io spero ancora che, con un nuovo presidente come Rodotà, si arrivi prima di votare ancora a formare un governo che risolva i problemi più urgenti, tra cui una nuova legge elettorale, senza la quale saremmo ancora da capo.
Ma ora c'è un nuovo problema: chi dovrebbe fare il nuovo governo ? Bersani è dimissionario e per nominare un nuovo segretario, a cui toccherebbe di fare un nuovo governo, occorre tempo, troppo tempo. Io mi auguuro che il nuovo presidente (Rodotà ne avrebbe la forza) formi un governo di programma, retto da una personalità sopra le parti, a cui tocchi di realizzare i punti messi a fuoco dai 10 saggi, tra cui la riforma elettorale. Ma il nuovo overno dovrebbe avere una maggioranza solida, altrimente incontrerebbe le stesse difficoltà del governo uscente, di mettere d'accordo idee politiche diverse. (Per fare un esempio, Berlusconi sarebbe d'accordo di modificare la legge elettorale ?)
La soluzione ci sarebbe: Grillo ha promesso sostegno a un governo retto dal PD, se riuscisse a nominare Rodotà presidente. Nonostante le lotte intestine (e magari gli interessi inconfessabili) di quegli sciagurati, un governo PD-M5S (retto da una personalità sopra le parti nominato dal Presidente) avrebbe la maggioranza sufficiente per realizzare quel programma. Poi si vada pure a votare. E che Dio abbia pietà di quei peccatori.
RecSando
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17/04/2013 - 