Luigi,
La tua ricostruzione non fa una grinza. Tuttavia, per dire la mia, non credo che siamo sulla strada giusta, soprattutto per la parte crescita.
Tutti aspettano che sia lo Stato a fare qualcosa per la crescita: o investimenti, o sgravi fiscali. Il passato però ci mostra tutt'altra situazione. In tutti gli anni passati lo Stato ha distribuito a pioggia ogni tipo di vantaggio alle aziende. A settori specifici - come elettrodomestici e auto - e anche a pioggia, sempre con un occhio alle varie lobby. Personalmente, ho visto milioni di euro dati alla formazione e buttati per buona parte in mano ai soliti noti che lo hanno usati prevalementemente per arricchirsi o fare utili.
Qual'è stato il risultato? Zero, se non decrescita. Ohibò, e Keynes? Le teorie del nostro economista preferito (fino a poco tempo fa ignorato dai più) funzionano in un organismo sano. In una nazione dove non funziona la Legge, dove un governo sta in piedi grazie alla garanzia di impuntità per Berlusconi, dove c'è la massima evasione fiscale e contributiva, dove non ci sono controlli e regna la corruzione, le politiche Keynesiane non producono nulla di buono se non l'arricchimento di pochi, come è stato finora.
I soldi ci sono, ora abbiamo pure il tasso di sconto ai minimi. Ma le banche non li prestano, perchè sanno che l'organismo è malato e che non produrrebbero nulla di buono. Già hanno miliardi di crediti inesigibili.
Quindi, ritengo che la massima priorità sia il funzionamento della giustizia, che deve essere snella, veloce e accessibile gratuitamente a tutti. Poi si devono aumentare i controlli: ispettori del lavoro, finanzieri, etc., che negli anni sono addirittura diminuiti.
Siccome questo tema non viene toccato se non di sfuggita, non credo che questo governo voglia veramente cambiare qualcosa, ma preservare gli interessi dei partiti.
Ora rimangono diversi nodi politici, tra cui quello di dare le commissioni permanenti all'opposizione, come prassi vuole. E in questo caso l'opposizione è m5s, sel e lega. Vedremo se lo faranno.
Infine, alcune note di carattere economico. La manovra della BCE, che fa parte delle grandi manovre di espansione della base monetaria che stanno andando in voga, non produrrà un grammo di lavoro in più, ma farà semplicemente crescere i patrimoni finanziari, come sta succedendo nel resto del mondo. I risparmiatori come noi vedranno erosi i loro risparmi e in pratica pagheremo tutti indistintamente l'haircut del debito.
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27/04/2013 - 