Mi fa piacere constatare che nel complesso siamo d'accordo e queste riflessioni potrebbero essere state utili anche per chi ci legge.
Sono meno d'accordo sulla tua conclusione
<Comunque, questi nuclei di persone continueranno a chiamarsi "famiglie" - checchè dicano i burocrati. Perchè così è nei fatti e una norma non cambia la realtà.
Se questo avviene per semplicità di linguaggio non c'è nulla da dire, ma sappiamo che non sempre è così. Ad esempio nella prima seduta del Consiglio Comunale dello scorso anno, dopo le elezioni, ci fu un confronto sull'argomento tra due Consiglieri ed emerse alla fine che in Italia non c'è "la Famiglia", bensì "le Famiglie". La motivazione a supporto di quest'affermazione fu proprio l'amore. Si affermò che una unione fondata sull'amore è famiglia a tutti gli effetti. Questo ragionamento, come abbiamo visto, è fuorviante.
Naturalmente concordiamo sulla necessità che il parlamento introduca dei dispositivi legislativi al fine di tutelare i diritti civili per tutte le convivenze durature e consolidate.
RecSando
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