Voglio condividere con voi il ragionamento che mi spinge a cercare una nazione migliore verso cui emigrare, prima o poi. Lasciamo perdere gli affetti, che non dipendono dalla nazione: ognuno li ha prevalentemente dove è nato e vissuto per la maggior parte della sua vita. Possono essere un elemento per decidere se emigrare o no, ma sicuramente non per decidere *dove* eventualmente emigrare (se non riducendo il raggio di azione per essere più vicini all'Italia).
Sono molto preoccupato del mio futuro. Personalmente, non credo che l'Italia riuscirà ad uscire dal baratro in cui si è gettata e penso che la situazione sia molto più grave di quanto i comandanti del Titanic ci vogliono far credere. L'economia mondiale non lascia spazi di crescita e il debito pubblico - oltre che a crescere - è tale da essere sostanzialmente insanabile. Riusciamo a stare in piedi grazie a uno scellerato schema di ponzi, dove faccio debito per pagare il debito. Se la ruota si inceppa, ci schiantiamo. A questo si aggiunge una classe politica incapace e corrotta, una macchina amministrativa inefficiente e altrettanto corrotta, la mancanza di veri imprenditori e così via, tutte cose che vediamo tutti i giorni.
Da un po' di anni lavoro come libero professionista. Lo Stato, attraverso le imposte, ho calcolato che si prende oltre il 70% del mio reddito, tra imposte dirette e indirette. Per quanto riguarda i risparmi sudati, ogni anno si prende lo 0,15% + il 20% di ogni reddito da investimento. Di fatto, mi questo fa passare la voglia di lavorare e risparmiare, anche perchè tutti questi soldi finiscono nel sistema descritto sopra, restituendo servizi mediocri e problemi.
La pensione non la vedrò mai, questo è consolidato. Quindi, i risparmi sono il mio futuro. Non ho figli, quindi mi vedo già vecchio, malato e solo, senza nessuna assistenza da parte di nessuno. Già oggi chi è vecchio e malato non ha nessun supporto. Figuriamoci quando l'Italia sarà andata in bancarotta: mancheranno anche le medicine.
Prima o poi metteranno anche una patrimoniale, perchè in Italia il risparmiatore è un ricco da punire. Infatti, lo Stato si è dimostrato coerente con questa visione: ha fatto debiti per spendere, non per investire. Quindi, è giusto che le persone si indebitino per spendere, non per risparmiare per il loro futuro.
Quindi, il mio futuro prevede: nessun lavoro, risparmi rubati dallo Stato, in un contesto sociale da terzo mondo.
Vorrei cercare per quanto possibile di evitarlo, se ci riesco. Per ora non posso andare via perchè ho delle responsabilità relative - appunto - agli affetti. Ma più avanti vorrei poter andare in un Paese civile dove passare una prima e seconda vecchiaia sereno.
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