>A me non pare di aver distrutto in questi decenni questo paese. Mi sono limitato a lavorare, pagare le tasse, a cercare di se non capire il mondo in cui vivo, di averne almeno una idea di massima e di prendere posizione, partecipare ogniqualvolta ho ritenuto necessario farlo.
Non ho scritto che tu hai contribuito alla distruzione del Paese. Se dobbiamo individuare una colpa del "cittadino comune" è quella di aver accettato questa situazione appunto per decenni. Sono anni che vado dicendo anche in questo forum che lo Stato è occupato da "cosche politiche" che fanno i loro interessi e quelli dei gruppi di potere che rappresentano a danno della collettività. Sia dai simpatizzanti della destra, che da quelli della sinistra, mi sono state mosse critiche. Ora siamo davanti ai fatti.
>E' vero critico questo governo ma penso tu non ti rifeirssi a me quando ti riferisci a quei soloni che t'inquietano. Proprio in virtù di quanto detto prima.
Mi riferisco a tutti quei politici, sindacalisti, etc. che, dopo aver distrutto il paese, ora si ergono a esperti delle soluzioni.
>E ti dirò che avrei preferito che questo governo non fosse stato mai insediato. Avrei preferito di gran lunga elezioni anticipate. Che un soggetto di classe o almeno progressista che seriamente raccogliesse le energie migliori di questo paese per realizzare un progetto realmente alternativo alle politiche neoliberali, un'idea di società fatta di buone pratiche e partecipazione teso ad impostare le premesse di un modello sostenibile in questo mondo deteriorabile e finito, pensando oltre che alle attuali anche alle generazioni future.
RecSando
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30/06/2012 - 