>Per il resto - bibite gassate, sigarette, droghe - in teoria potrebbero essere libere se la collettività non pagasse le spese sanitarie. Mi spiego meglio. E' sempre il solito principio su cui martello da anni della coppia "libertà-responsabilità". Io posso essere libero di fumare, ma siccome è ormai certo che fa male, quando mi ammalo sono cavoli miei. Lo stesso vale per tutte le altre cose, come le bibite gassate: ne vuoi bere litri al giorno? Se ti ammali sono cavoli tuoi. Non è ammissibile che le persone svolgano attività pericolose e che poi la collettività si prenda carico dei danni connessi. Quindi, trovo giusto che alcune attività siano scoraggiate. A queste aggiungerei altri "scoraggiamenti", come ad esempio una tassa pesante sulle bottiglie di plastica, come avviene in molti paesi europei.
Però ti rendi conto che questo atteggiamento protettivo contro la nostra volontà è un po' da Stato che ci tratta da minorenni ? Io credo che non sia giusto proibire le bibite gassate e le sigarette, che sono nocive alla salute, ma lo sia tentare di limitarne il consumo attraverso la dissuasione fiscale. Vuoi bere Coca Cola? Padronissimo, ma sappi che ti costerà di più. Il vizio e i comportamenti autolesionisti vanno scoraggiati. Questo potrebbe valere anche per le droghe leggere.
RecSando
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