Come ho già scritto Stato laico NON VUOL DIRE che lo Stato é dei laici. Non vuol dire che chi professa una religione lo possa fare SOLO all'interno di riserve indiane quali chiese, oratori, moschee, spazi comunque maltollerati dall'attuale maggioranza laica nel Paese.
>Per ingerenza comunque intendo "intromissione non richiesta e non gradita ,come dici tu omettendo però ,IN COSE CHE NON DOVREBBERO RIGUARDARE.. che cambia un pò la questione.
Sicuramente, mette perfettamente a fuoco la profonda illiberalità laica per la quale é solo la cultura laica a stabilire *quali sono le cose che alla religione devono riguardare e quali no*. Anche un qualsiasi non credente non può che convenire che si tratta di allucinante prepotenza. Così come lo fu quella del Prof. Asor Rosa, che non a caso ho citato alcuni post fa, quando a capo di una cricca di intellettualoidi della Università Sapienza di Roma IMPEDI' al papa, invitato dal senato accademico, di tenere una lezione.
Più ci fai caso più ti accorgi che ti porto esempi che oggi si vive in un'ebbrezza di laicità pensando di aver raggiunto l'optimum sociale. L'uomo con le (magre) conquiste della scienza e della tecnologia si illude di essere lui al centro di tutto. E' un delirio di onnipotenza culturale che ha attraversato i totalitarismi del '900 e che ha avuto altre manifestazioni nella Storia.
Fattene una ragione: anche la corrente filosofica del Positivismo che da un paio di secoli ha preso piede passerà, nè più nè meno come all'inizio dell'umanità ci si illuse di costruire a Babele una torre per cui l'uomo sarebbe arrivato a Dio e poi sappiamo come é andata......
RecSando
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