Alcuni aggregati economici sono corretti, attendibili e utili da confrontare: entità del debito pubblico, se verso residenti o estero, deficit annuale, pressione fiscale.
Già il PIL è un idolo bugiardo, famoso l'esempio: nebbia in autostrada, tamponamento a catena decine e decine di auto distrutte, decine di morti e feriti, ciò fa crescere o diminuire il PIL? Lo fa crescere perchè verranno prodotte auto per sostituire quelle distrutte, verranno erogati servizi sanitari per i feriti, verrà dato lavoro a imprese di costruzioni per risistemare la carreggiata e il manto stradale, etc.,etc.
Poco o niente ho sempre visto sulla patrimonializzazione degli Stati. In Italia é la nostra fortuna. Siamo indebitati ma abbiamo un patrimonio nazionale (geografico e infrastrutturale) che abbiamo ereditato dalle generazioni precedenti che fa sì che, magari produciamo poco reddito, ma siamo patrimonialmente messi bene. Questo é un indicatore di benessere poco usato vale per un periodo lungo, magari non lunghissimo: se nel giro di un paio di generazioni non si fa anche reddito il patrimonio si depaupera.
Penso sempre al patrimoni statali quando ci sono Stati nuovi. Pensa al Sud Sudan. Lì cosa c'è di patrimonio? Penso niente di niente, c'è da fare tutto. Quanto PIL devono fare per raggiungere il nostro livello patrimoniale? Oppure che dire dell'Angola che da anni sta crescendo al ritmo del 15% all'anno. Mi viene in mente che un terzo del territorio é inagibile perché minato. Quanto PIL gli vorrà solo per ..... riprendersi il proprio territorio!
Se si pensa invece al patrimonio, cosa che vedo fare poco dagli economisti, si ragiona allora sulla qualità del PIL, non più solo sulla quantità: se é PIL che produce patrimonio duraturo oppure se é, come diceva ironicamente Keynes: scaviamo una buca e poi riempiamola così si crea lavoro e il PIL cresce.
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