Ora, tutto questo discorso per riportare la faccenda ai giorni nostri.
L'Italia del boom dimentica il decennio precedente, e quella degli anni ottanta inneggia già a yuppies e paninari, oggi ha due telefonini e l'Ipad.
E' l'Italia che mediamente sta bene la principale alleata dell'anticomunismo di partito, perché si ritrova nella stessa paura che aveva dominato la borghesia della fine ottocento, quella di "perdere" quello che ha.
Berlusconi ha regalato il "sogno" di continuare così, senza troppo sforzo, un'esistenza tranquilla, senza tormenti e lotte di classe, da bravi consumisti, premiati in quanto tali, il tutto mentre l'economia mondiale scopriva la globalizzazione, la Cina entrava nel Wto e i paesi emergenti pretendevano la loro parte.
La più grossa colpa di Berlusconi è stata quella di aver anestetizzato gli italiani per 20 anni, tutti concentratisi attorno alla sua persona.
Ora è arrivato il conto da pagare.
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05/10/2012 - 