Cavalli Cocchi – Lanzetti - Roversi
Fossimo in Inghilterra si parlerebbe certamente di “supergruppo”, l’evento sarebbe stato, probabilmente, pubblicizzato a dovere, le date “live” fioccherebbero numerose. Qui da noi non è esattamente la stessa cosa, ma non fa nulla: occorre però ringraziare l’etichetta Esoteric (inglese),che ha permesso a tre musicisti di livello assoluto di realizzare un piccolo gioiello di musica progressiva, un mix di idee nuove e suoni “antichi” che non può non affascinare.
Gigi Cavalli Cocchi (Tokio, Agents, Pechino Politic, Ligabue, Clan Destino, CSI, Mangala Vallis, Moongarden), Bernardo Lanzetti (Acqua Fragile, PFM, Cantautores, Extra, Mangala Vallis), e Cristiano Roversi (Moongarden, Submarine Silence), hanno deciso di regalarsi un album che raccogliesse, in parte, le influenze principali delle loro carriere, anche di quelle soliste.
Cavalli Cocchi – Lanzetti – Roversi è, senza ombra di dubbio, un album progressive dalla forte impronta italiana, in cui vengono privilegiati i suoni acustici e quelli “vintage”, per cui è stato utilizzato un Mellotron originale degli anni ’70. Contrariamente a quanto si può pensare, visto il genere proposto, la strumentazione è, però, ridotta all’osso, quasi minimalista, il che dimostra in primis la grandissima preparazione dei musicisti, ed in secondo luogo la possibilità di creare musiche fortemente ispirate senza la necessità di utilizzare tonnellate di strumenti.
Certo, poi l’occhio cade sulla lista degli ospiti, e allora sorge spontaneo un sorriso: tutti impegnati con strumenti acustici, personaggi di primissimo piano hanno contribuito in maniera determinante alla realizzazione dell’album, offrendo schegge della loro arte: sono parecchi, evitiamo di farne l’elenco, ma rappresentano tutti un pezzettino del grande mosaico europeo della musica progressiva, ed alcuni ne sono stati fra i protagonisti assoluti.
Nove tracce, sette originali, due cover, ovvero Morning comes, meraviglioso pezzo degli Acqua Fragile, e By this river, firmata da Brian Eno: tutti brani realizzati con leggerezza, ma pregni di suoni “antichi”, ai quali è bastato “dare una lucidata” per farli tornare a brillare del loro originario splendore, sgravandoli peraltro dagli orpelli e dai barocchismi che spesso li hanno caratterizzati in passato.
Un album da ascoltare, riascoltare e, se e dove è possibile, andare a “vedere” dal vivo, perché è assolutamente probabile, per non dire certo, che questi signori, su un palco, diano sicuramente il meglio di sé: Cavalli Cocchi con il suo drumming leggero e ricco di sfumature, Roversi ad ammaliare con il piano, ma soprattutto con il Chapman Grand Stick, Lanzetti a ricordarci che, senza dubbio, è ancora oggi una delle più belle voci italiane in circolazione.
tracks: 01. New life on Mars 02. Jpg card 03. Morning comes 04. Words got the power 05. Why should I? 06. By this river 07. Great love does burn fast 08. The late hour 09. Blue boy under an ethnic sky
I musicisti che suonano nell'album:
- Cristiano Roversi: acoustic grand piano, Mellotron, Chapman Grand Stick - Gigi Cavalli Cocchi: drums, percussion - Bernardo Lanzetti: vocals - Paolo Schianchi: guitars arranging, backing vocals, 31 strings harp-guitar, classical guitar, ebow quartet - Lucio Lazzaruolo: nylon string guitar - Raffaele Villanova: nylon string guitar - Anthony Sidney: acoustic guitar - Massimo Menotti: nylon string guitar - Steve Hackett: nylon string guitar - Flaco Biondini: nylon string guitar - Aldo Tagliapietra: 6/12 string acoustic guitar
un assaggio sulla cover di Brian Eno " By This River" http://www.youtube.com/watch?v=PORuuGPg3aA
un album preziosissimo da gustare, super consigliato !!! |