<Però visto che parli di un industriale, significa che c'è un proprietario (non proprio europeista) che usa questi ricatti meschini per sfruttare i suoi dipendenti.
Non mi pare che l'articolo fornisca informazioni sufficienti a farci esprimere un qualsiasi giudizio nel merito. L'articolo del corriere, a mio avviso, non offre informazioni di dettaglio sufficienti.
Con quell'articolo ho inteso fare una riflessione generale, citando l'esempio tedesco degli anni '90, sull'opportunità di eventuali accordi tra Sindacati e Confindustria al fine di regolare eventuali deroghe temporali ai contratti con l'obiettivo di salvare posti di lavoro.
La tua reazione negativa dimostra che la mia proposta non è del tutto peregrina perché, quando si giunge a derogare dai contratti attraverso accordi aziendali, significa che il Sindacato non fa il proprio dovere. Esso tutela i lavoratori, ma dovrebbe innanzitutto tutelare il lavoro, specialmente in un momento come l'attuale di grande ed eccezionale crisi economica e produttiva. Dovrebbe perciò prevenire simili accordi interpretando in anticipo le esigenze eccezionali che l'attuale situazione richiede.
In sintesi meno ideologia e più pragmatismo.
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