Ieri sono finalmente sceso in Liguria per le vacanze. Con qualche patema, perchè ho la netta impressione che tutti i comuni, orbati dell'IMU, cerchino di rifarsi con chi passa a suon di multe (quella di Bargagli non mi è andata ancora giù). Così ho rispettato tutti i limiti di velocità, anche i cartelli di 30 km/h abbandonati dopo i lavori stradali, e quelli di 60 sull'autostrada, buscandomi le maledizioni degli automobilisti dietro. Ma devo dire che andare piano, più piano di quanto vado di solito, (anche perchè mia moglie in auto seguiva la mia moto) mi ha fatto perdere poco tempo e sono arrivato più riposato (anche se decisamente disidratato dopo 3-4 ore a 37 gradi all'ombra). Ho scoperto così il piacere della guida lenta, slow ride o slow drive a seconda del mezzo; e ho capito che non servono, anzi sono un danno, un'auto o una moto con troppi CV, perchè spingono a correre troppo. Quando si sa che più di tanto non si può correre per i limiti del mezzo, ci si rassegna, si rinuncia a "fare la media", ci si rilassa e si adotta uno stile di guida calmo e riposante. E si scelgono percorsi più piacevoli; siamo usciti dall'atostrada a Busalla e abbiamo preso la statale per Chiavari, che passa per i monti, i paesi e i boschi. Sono 70 km di curve, ma se fatti con lo spirito giusto richiedono solo mezz'ora in più di guida, senza tensioni e sopratutto senza code. Un altro modo di viaggiare.
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