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Eagles

    Eagles      

   Discografia    

45

    Home   
Solo Glenn Frey    Don Henley      Timothy B Schmit         Joe Walsh

 


Nel 1971 Glenn Frey, Don Henley and Randy Meisner, in tournè con la band di Linda Ronstadt decidono di dar vita ad un altro gruppo battezzandosi “Eagles” con l’aggiunta di Bernie Leadon.

Il background musicale è il seguente :

Randy Meisner – nato a Scottsbluff, Nebraska, l’8 marzo 1946 – suona nei Thunderbirds, Dynamics, Soul Survivors, Nord Serrano Blues Band, Poor, Buffalo Springfield, Poco, Stone Canyon Band ( con Rick Nelson ), Gold Rush ( la Band di Linda Rostadt ) ed Eagles.

Don Henley – nato a Linden, Texas, il 22 luglio 1947 – suona nei Four Speeds, Felicity, Shilo ( prodotti da Kenny Rogers ), Gold Rush ( la Band di Linda Rostadt ) ed Eagles.

Glenn Frey – nato a Detroit, Michigan, il 6 novembre 1948 – suona nei Nushrooms, Subterraneans, Four of Us, Long Branch Pennywhistle ( con J.D.Souther ), Gold Rush ( la Band di Linda Rostadt ) ed Eagles.

Bernie Leadon – nato a Minneapolis, Minnesota, il 19 luglio 1947 – suona negli Scotsville Squirell Barkers, Hearts and Flowers, Dillard and Clark, Flying Burrito Brothers ed Eagles.

Il primo album realizzato nel 1972 viene chiamato quindi Eagles, seguito poi da un secondo nel 1973, chiamato Desperado.

Nel 1974 gli Eagles pubblicano il terzo album : On the Border. Il nuovo ingresso è Don Felder.

Don Felder – nato a Topanga, California, il 21 settembre 1947 – suona nei Continentals ( con Stephen Stills ), Flow ed Eagles.

L’album del 1976 è Hotel California, nel quale Bernie Leadon viene sostituito da Joe Walsh.

Joe Walsh – nato a Wichita, Kansas, il 20 novembre 1947 – suona nei G-Clefs, The Nomade, The Measles, The James Gang, Barnstorm ed Eagles.

L’album del 1979 viene intitolato The Long Run. Prima di quest’album Randy Meisner aveva abbandonato il gruppo e viene sostituito da Timothy B Schmit.

Timothy B Schmit – nato a Oakland, California, il 30 ottobre 1947 – suona nei Contenders, The New Breed, The Glad, Poco ed Eagles.

Nel 2001, dopo l’ultimo cambiamento ( il distacco di Don Felder, non sostituito ) l’attuale squadra è composta da : Joe Walsh, Glenn Frey, Don Henley, Timothy B Schmit.

Vediamo la loro storia come “Eagles”.

Glenn Frey vive a Detroit fino all’incontro con una ragazza nei pressi di Los Angeles. Subito incontra David Souther, accompagnato dalla sorella della sua ragazza. I due hanno da subito molto in comune compresa la passione musicale. Iniziano quindi, su basi di rock & roll indirizzato in forma country-acustica, a dar vita al duo “Longbranch Pennywhistle” che non riesce a produrre nessun album significativo per poi congiungersi al batterista Don Henley dando vita al gruppo texano “Shiloh”.

Nato a Gilmer, Texas, il 22 Luglio 1947, Henley pubblica il suo primo album da solista, intitolato “Talking To The Moon” quando era ancora un ragazzo. Frequenta la Stephen F. Austin University in Nacogdoches ( Texas ), dove si appassiona alla letteratura inglese e ascolta il consiglio di un insegnante di madrelingua inglese che lo spinge a seguire i suoi interessi spostandosi a Los Angeles.

Presto, le speranze di tutti svaniscono quando sfumano i propositi della loro società di registrazione.

I due proto Eagles, uniti dal dispiacere, iniziano a frequentare il famoso locale “Troubadour” e, dai racconti di Don, iniziano le sbronze finché non vengono messi in ordine da John Boylan, il produttore di Linda Ronstadt per l’album del 1970, “Silk Purse”.

Così iniziano a lavorare nella sua Band per 2 anni. Insieme sono così bravi che sentono molto velocemente l’esigenza di suonare autonomamente come nuovo gruppo ; e così Linda capisce da sola che, non potendo fermarli, dovrà perderli.

Randy Meisner viene dal Nebraska. Incontra i Buffalo Springfield quando il suo gruppo, The Poor, suona con i Whiskey a Los Angeles. Quando i B.S. si sciolgono si unisce a Jim Messina e Richie Furay per dar vita ai Poco. Dopo un anno Randy ancora non è soddisfatto del suono dei Poco su disco e così se ne va per unirsi ai Rick Nelson's Stone Canyon Band. Ma anche qui non va bene l’atmosfera e molla totalmente la musica per vendere trattori finché la salvezza arriverà con gli Eagles. Una sera, in sostituzione del bassista di Linda Ronstadt finalmente conosce Don and Glenn che finalmente hanno il bassista che aspettavano.

Nel frattempo Bernie Leadon sta lasciando il suo gruppo : i Flying Burrito Brothers.

Don, Glenn e Randy lo chiamano e partecipa a un concerto programmato da Linda a Disneyland.

Il modo di suonare in quattro è entusiasmante e decidono di chiamarsi Eagles connettendosi direttamente alla mitologia Hopi ( dei popoli nativi americani ) provando per due settimane prima di contattare l’agente di Glenn, David Geffen. Suonando per un mese con continuità, finalmente Geffen propone loro ad Aspen – Colorado – di suonare come Eagles in Inghilterra, prodotti da Glyn Johns.

L’album di esordio, “Eagles”, è un successo incredibile. Tre brani di questo primo album – “Take it Easy”, “Peaceful Easy Feelin’ ” and “Witchy Woman” – salgono ai primi posti come singoli. Vengono poste così le basi di un nuovo album. Riescono a fondere ed amalgamare stili come il country con il rock morbido, lo spike e il bluegrass con ballate calde e altri generi apparentemente non adatti alla fusione ottenendo comunque un bell’effetto armonico. La tensione rock di “Witchy Woman” viene comunque bilanciata grazie al banjo e al mandolino in brani come “All of Us Are Sad” o nel cupo “Take the Devil” di Randy.

Dalle parole di Glenn gli album successivi saranno sempre unioni organiche di canzoni e mai album di brani solistici. La filosofia è sempre quella di produrre una decina di brani autonomi nel loro essere anche se la normale tendenza generale è quella di produrre sempre l’hit specifico. Solo in questo modo la band poteva essere “music-oriented”.

“Sembra che per band come ‘Alice Cooper’ e i ‘Sweet’, la musica sia secondaria alla rappresentazione teatrale. Per noi, la musica viene prima”, rivela Don Henley.

La disputa è subito intensa per comprendere se il gruppo sia solo una “cover band” adatta ad autori più sensibili come Jackson Browne co-autore del loro primo hit, “Take It Easy”. E da subito domina un certo scetticismo in presenza del loro immediato successo : in fondo sono uniti come gruppo da troppo poco tempo, per quanto abbiano già ricevuto proposte commerciali negate a band superstar.

Il secondo album dovrebbe quindi spingere gli Eagles a dimostrare che il loro non sia stato un colpo di fortuna. Ancora una volta quindi la band si reca a registrare in Inghilterra con Glyn Johns. Nella nebbia di Londra registrano la storia di una banda di fuorilegge del west : la Doolin-Dalton gang. I critici non accolgono con grande entusiasmo il racconto, ma dopo qualche tempo alcune perle del concept-album “Desperado”, come “Tequila Sunrise”, iniziano ad affermarsi diffusamente.

Così, durante un concerto il complesso presenta “Desperado” non una volta, ma due, come avviene sul disco.

Nel 1974, con il terzo album “On the Border” il successo dovrebbe essere assicurato. Ma il tutto non accade facilmente come si potrebbe pensare. Gli Eagles non riescono a produrre e raccogliere colpi d’oro con tanta facilità anche perché la separazione dal loro produttore Glyn Johns li segna profondamente. Così la loro terza produzione non riesce a produrre quella magia dei precedenti album. Infatti continuano ad essere insoddisfatti delle nuove registrazioni. Non hanno scelta e si vedono costretti a lasciare Londra per cercare ispirazione di nuovo negli Stati Uniti.

Non a caso Glenn Frey nel corso di un intervista in Circus confida al giornalista che a quel punto la musica degli Eagles ha proprio bisogno di un bel “calcio in culo”.

Così, dopo aver incontrato il nuovo produttore, Bill Szymczyk – l’uomo della rinascita – arrangiano nuovamente tutti i pezzi scartati in Inghilterra per completare il nuovo album.

“On the Border”, anche suonato in studio acusticamente da Don Felder, riconduce gli Eagles alle origini. Glenn lo chiama perché Joe Walsh non è disponibile alla registrazione di “Good Day in Hell”. Anche se i quattro Eagles di base evitano lo stile solistico di Felder quando suona nel gruppo, alla fine sono costretti a chiedergli di unirsi in pianta stabile per il suo stile geniale.

L’album rappresenta un punto di stacco dallo stile precedente e si trasforma in un disco d’oro per tre mesi portandoli al primo posto con l’hit “Best of my love” che tuttavia non raggiunge il top della classifica se non dopo quasi un anno, proprio in corrispondenza della realizzazione del loro quarto album.

Finalmente arriviamo alla realizzazione di “One of These Nights”, uno dei quattro lavori forti degli Eagles, caratterizzato da titoli come “Lyin' Eyes” e “Take It to the Limit” che si fissano tra le top ten nel 1975.

L'album segna anche la consacrazione di Don Felder come aquila perfettamente in grado di volare.

Glenn lo accoglie perciò come la quinta “Aquila” senza dubbio. Questo nuovo tratto dolcemente marcato del suono costituisce il nuovo filone di stacco creativo. E infatti il nuovo disco diventa di platino in America e irrompe sul mercato europeo e inglese in particolare.

Verso la fine del 1975 gli Eagles perdono il loro banjo e mandolino perché Bernie Leadon è stanco e sofferente del cammino fin qui percorso.

Il lavoro sodo e i continui tour portano Bernie ad annunciare il suo ritiro dal gruppo per tornare alla sua attività solistica e di studio. Il suo posto viene totalmente preso da Joe Walsh.

La carriera di Joe Walsh ha inizio come leader dei “James Gang”. Enigmatico, intelligente e divertente musicista, dotato di uno stupendo talento per la chitarra, Walsh presenta un ideale approccio per unire il rock al pop che gli consentirà poi di evolvere in una interessante carriera da solista.

Per quanto principalmente identificato come chitarrista, Walsh manifesta in fretta le sue capacità di tastierista, unitamente alle sue potenzialità di abile, anche se rauco, vocalist.

Gli Eagles realizzano un album di successi nel 1976 che vende più di 14 milioni di copie con le più note canzoni anche successive al loro “Eagles” di debutto fino a “Hotel California”.

E’ quindi il momento di passare da soft country a un rock più elettrico, tipico del momento.

Le composizioni sono principalmente tristi racconti sulle dispute per gli stili di vita delle rockstar di Los Angeles, ma i titoli ritraggono la California come una prigione edonistica, la migliore degli Stati Uniti, come racconta “New Kid In Town” ( Hotel California ).

La band inizia così un lungo e spettacolare tour sfruttando il tema di Hotel California anche come traccia del proprio passaggio.

Nel 1977 Randy Meisner, stanco della vita agitata e sempre per strada degli Eagles, lascia il gruppo per uno sfortunato tentativo di carriera solistica. Viene così sostituito da Timothy B. Schmit, che già lo aveva sotituito nei Poco.

Mantiene i contatti col gruppo fino alla primavera del 1979 per pubblicare l’album successivo, “The Long Run”, altro album milionario, caratterizzato da brani di successo come “Heartache Tonight” e “I Can't Tell You Why”. Negli anni successivi vede la realizzazione di album dal vivo.

Nel 1981, i componenti degli Eagles più dotati crescono in differenti direzioni ottenendo il giusto successo. Così la band decide di dividersi per avviarsi in carriere solistiche. Tutti e cinque iniziano così una buona produzione, ma i migliori risultano Henley e Frey.

Dopo lo scioglimento definitivo, nonostante la sorpresa iniziale, Henley subito crea una sua possibile via da solista con il suo vero primo album “I Can't Stand Still”. Anche se non un vero successo economico come quello degli ultimi Eagles, l’album fornisce ai fan una buona sequenza di brani, proponendo singoli d’effetto come “Dirty Laundry”. Con il suo secondo album “Building the Perfect Beast”, pochi anni dopo si consolida la sua fama di eccellente solista, ricevendo favorevoli critiche dagli specialisti per la sua musica stimolante e provocatoria.

Nuove ambiziose aspirazioni portano Henley a scrivere e registrare il suo terzo e più famoso album, pubblicato nel 1989 : “The End of the Innocence”. In esso sono presenti gemme come la stessa “The End of the Innocence”, “In a New York Minute” e “The Heart Of The Matter”.

Glen Frey inizia la sua carriera solistica nel 1982 con “No Fun Aloud”, lasciando un forte segno con un paio di hit quali “I Found Somebody” e “The One You Love”. “The Allnighter” genera la famosa “Smuggler's Blues” che in seguito ispira un episodio della famosa fiction Miami Vice, nel quale Frey compare come invitato speciale. Dopo qualche altro ruolo malconsigliato Frey torna rapidamente alla musica con un grosso successo – fra le top ten – del 1985, “The Heat Is On” , un singolo realizzato per la colonna sonora di Beverly Hills Cop, con Eddie Murphy. Nuove realizzazioni musicali negli anni successivi non incontrano il favore del pubblico, vergognosamente, nonostante la crescente qualità dei prodotti.

Il richiamo degli Eagles non cessa con il loro scioglimento. I loro pezzi storici continuano a vendere a cavallo tra gli ’80 e i ’90 cosicché Frey ed Henley alla fine mettono da parte le loro differenze. Così decidono di ricostituire la band per una speciale occasione estiva da stadio, riunendosi a Don Felder, Joe Walsh e Timothy B. Schmit. Stranamente non contattano il loro bassista originario, Randy Meisner, che manifesta pubblicamente il suo disappunto per non essere stato invitato.

Gli Eagles registrano quindi un album come risultato di una apparizione allo show televisivo MTV Unplugged, che fornisce le versioni acustiche di famosi brani precedenti assieme a nuove realizzazioni. L’album risultante, “Hell Freezes Over”, è il primo album a essere realizzato dall’1980 con nuovi brani. Il titolo vuole essere una risposta alla domanda classica del periodo posta dai fan sulla data di riunione… “al gelo dell’Inferno”. Viene realizzato l’8 Novembre del 1994 ed esordisce al 1° posto della classifica dei più venduti. “Hell Freezes Over” vende più di 6 milioni di copie negli Stati Uniti all’uscita ( premiato con 6 dischi di platino ) e resta in classifica tra i primi 100 per circa 2 anni.

L’album è il 4° dei migliori del 1995 per la classifica Billboard e gli Eagles, come gruppo, si fissano al 5° tra i “Top Album Artists” dell’anno.

Gli Eagles vincono 3 American Music Awards nel 1995 : “Favourite Pop Group”, “Favourite Adult Contemporary Artist” e “Favourite Pop Rock Album”, sempre con “Hell Freezes Over”. Vincitori di 3 premi prestigiosi, quali i Grammy Awards, gli Eagles ricevono la nomination per altri 3 premi : “Best Pop Performance” per un Duo o Gruppo con Vocal per “Love Will Keep Us Alive”, “Best Pop Album and Best Engineered Album” per “Hell Freezes Over”, e “Best Rock Performance” per Duo o Gruppo con Vocal per “Hotel California”.

Negli Stati Uniti il singolo “Get Over It” viene pubblicato l’11 Ottobre 1994 raggiungendo la Top 10. Nel Febbraio 1995, il brano “Love Will Keep Us Alive” raggiunge il primo posto della classifica “Adult Contemporary” occupando la posizione per più di 7 mesi. In estate “Learn To Be Still” si fissa al 20° posto della classifica “Adult Contemporary”.

Alla fine del tour, la band nuovamente segue vie diverse per cercare progetti solistici. Don Henley inizia a lavorare su un nuovo album e Joe Walsh compare come chitarra solistica su “The Drew Carey Show”.

Don Henley rilascia la seguente dichiarazione per il Tour dei ’90 : “È stato proprio come sempre : momenti di grande esaltazione e felicità, con altri di brutta infelicità, delusione e rabbia. Le cose non sono cambiate poi tanto, sai? La gente non cambia tanto, non cambia… resta sicuramente come è dentro.”

Nonostante le loro lotte interne, gli Eagles ritornano insieme per suonare l’addio ai ’90 in un concerto allo Staples Center di Los Angeles per il New Year's Eve, nel 1999. Per l’occasione condividono il palco con i loro vecchi amici, Jackson Browne e Linda Rondstadt.

Anche se riescono a appianare antiche divergenze, il dissenso ancora una volta separa gli Eagles. Don Felder intenta una causa contro i suoi precedenti compagni, Don Henley and Glenn Frey, contestando il fatto di essere stato ingiustamente cacciato dal gruppo all’inizio del 2001. La causa viene condotta presso la Corte Superiore di Los Angeles il 9 Febbraio, comportando lo scioglimento della Eagles Ltd., la Corporation del complesso, così come la cessazione di eventuali diritti d’autore legati a guadagni derivanti dai tour iniziati nel 1974, con l’unione di Felder.

All’inizio del 2002, i restanti Eagles, Don Henley, Glen Frey, Joe Walsh and Timmothy B. Schmitt, sono nuovamente in studio per un nuovo album.

Gli Eagles hanno vendono più di 83 milioni di dischi in tutto il mondo, raggiungendo 5 prime posizioni per gli album e 5 per i singoli. Nel 70 registrano il record assoluto di vendite rispetto a tutte le band analoghe. Il loro “Greatest Hits 1971-1975” risulta a tutt’oggi l’album più venduto nella storia musicale degli Stati Uniti ( più di 27 milioni di copie davanti a “Thriller” di Michael Jackson, con 25 ) e il primo a conquistare il disco di platino.

L’album “Greatest Hits - Volume II” ottiene l’ “America's Diamond Award” dell’Associazione delle Compagnie Discografiche nel 2001, registrando vendite superiori ai 10 milioni. Quindi è il terzo album contrassegnato da questo stato di eccellenza, preceduto da “Greatest Hits 1971-1975” e da “Hotel California”.

Il nuovo stato di certificazioni spinge gli Eagles ad assicurarsi la terza posizione assoluta preceduti solo dai Beatles e dai Led Zeppelin, e la quinta posizione assoluta tra gli artisti di ogni tempo.

Il presidente e CEO della RIAA, Hilary Rosen dichiara che “gli Eagles rappresentano il tipico esempio di musica rock”. La realizzazione di 83 milioni di dischi venduti durante la loro carriera è un evento monumentale.

Nel 2004 la band si esibisce a Melbourne – Australia – con la realizzazione di un DVD intitolato “Farewell 1 Tour - Live From Melbourne”. La durata di questa esibizione è una parte dello special di due ore trasmesso dalla NBC il primo Giugno del 2005. La band suona tutti i successi precedenti aiutata da una banda di rinforzo composta da 8 componenti col nuovo lead guitarist Steuart Smith. Durante l’estate del 2005, Don Henley si esibisce in una serie di show con Stevie Nicks (Fleetwood Mac), dopo i quali gli Eagles partecipano a un mini-tour della California nel quale riempiono 12 stadi - compreso Los Angeles - in 12 importanti appuntamenti.

Il 2006 vede la band impegnata ulteriormente nel vecchio continente con l'ultima parte del Farewell I tour e con la novità di un nuovo album da studio pronto ad uscire in prossimità del Natale 2006
 

 


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