Il nuovo centro cittadino deve essere il nodo di un sistema 
delle centralità a scala urbana

La città di San Donato, per la sua storia peculiare, ha una configurazione policentrica. La città è costituita da diversi quartieri (Concentrico, Metanopoli, Kennedy, Bolgiano, Di Vittorio, Certosa, Poasco, Sorigherio), ognuno dei quali ha un centro, o più di uno, dove col tempo si sono localizzate le funzioni più importanti: la piazza, i negozi, i giardini e le altre aree verdi, i servizi e gli uffici pubblici. Questi centri sono anche gli spazi dove le persone si incontrano, si scambiano informazioni, sviluppano un senso del vivere in comune, si riconoscono come abitanti del quartiere. Un intervento mirato alla costruzione del nuovo centro cittadino non può dimenticare questa condizione, e deve anzi metterla al lavoro, interpretarla come risorsa. Esistono le condizioni perché il nuovo centro cittadino sia il punto di scambio di un sistema delle centralità a scala urbana.