Un altro problema è quello della delimitazione del Parco: deve essere recintato o no?

Ciascuna opzione presenta vantaggi e svantaggi. L'analisi e la discussione del gruppo di lavoro ha evidenziato i seguenti aspetti. La recinzione garantisce maggiori possibilità di controllo, e difende il parco da usi impropri (usi che peraltro sono tutti da individuare: quali sono quelli da non ammettere, e che la recinzione potrebbe controllare? l'accesso notturno? l'ingresso in automobile? il vandalismo?). Però recintare un luogo, paradossalmente, lo può rendere più pericoloso: qualche volta, più che "chiudere fuori" i pericoli scoraggia l'accesso a chi non porta pericoli, a persone che con la loro semplice presenza potrebbero disincentivare usi e comportamenti non accettati: le persone che si intende tenere fuori spesso sono anche quelle che meno si lasciano scoraggiare da una recinzione (la scavalcano...). Se fosse aperto, inoltre, il nuovo parco somiglierebbe di più all'attuale pratone, conserverebbe una maggiore "naturalità"; la sua apertura, inoltre, potrebbe consentire l'accesso in ogni momento della giornata, favorendo quella vitalità dell'area centrale che spesso è stata individuata come condizione importante perché il centro possa funzionare.
Una soluzione intermedia emersa dal lavoro dei gruppi è quella di segnare i confini con siepi (recinzione debole) che siano anche barriere antirumore, data la vicinanza di strade piuttosto trafficate. Una recinzione debole peraltro consentirebbe di dare visibilità al parco dalle strade circostanti, elemento indicato come importante per creare un effetto di centralità.