Gli elementi progettuali specifici e le attrezzature degli spazi pubblici possono costituire un elemento rilevante per favorire il successo nella strutturazione di una nuova centralità.
Nella discussione di questo tema si è partiti dal confronto fra piazze pedonalizzate e piazze aperte al traffico automobilistico. Da un lato infatti tendeva a prevalere l'idea di avere una piazza completamente pedonale, dall'altro la discussione metteva in evidenza il timore che la conseguenza del divieto di accesso alle auto potesse portare allo scarsa frequentazione della piazza.
Ci sono molti casi di aree centrali proibite alle auto che non vengono frequentate, rimangono semi-abbandonate, non riescono a diventare davvero il centro che avrebbero voluto essere. A San Donato abbiamo l'esempio di via Jannozzi.
D'altra parte - si è detto - esistono anche esempi di piazze esclusivamente pedonali che "funzionano". I fattori di successo sono molteplici, e di tipo diverso: uno di questi - legato alla progettazione specifica della Piazza - è rappresentato dalle attrezzature.
A questo proposito il lavoro ha portato a fissare una serie di elementi progettuali che sono stati considerati rilevanti per aumentare l'attrattività della Piazza.
Un primo elemento è quello dei portici. Essi sembrano in grado di garantire quel giusto equilibrio fra spazio protetto (dagli agenti atmosferici) ma al tempo stesso aperto, non troppo strutturato in modo da permetterne usi diversi da parte di categorie diverse di persone nei vari momenti della giornata. Si è detto quindi che la piazza dovrebbe essere caratterizzata dalla presenza di portici, affacciati anche verso il Parco, che i portici devono andare ad intercettare i flussi pedonali, e facilitare le connessioni con gli altri luoghi centrali.
Un secondo elemento è quello dei negozi. Negozi di qualità possono contribuire a rendere più vitale l'immagine della Piazza, e costituirsi come elementi di attrazione per le persone.
Un terzo elemento è quello di una serie di attrezzature leggere come spazi per sedersi - formali ed informali - rastrelliere per biciclette, edicole e chioschi, alberi e siepi.
Piccole attrezzature, insomma, per rendere ospitale la piazza, per consentire usi molteplici e non legati solo a funzioni specifiche: andare a prendere un documento in municipio, o a fare un versamento in posta, o a prendere un libro in biblioteca, se c'è una piazza che funziona può anche voler dire incontrare casualmente degli amici, fare quattro chiacchiere, prendere con loro un aperitivo, salutare il nipotino incontrato per caso e giocare un po' con lui, fare un giro un po' più lungo per non incrociare una persona antipatica, eccetera. E' stato sottolineato come l'uso dell'acqua può contribuire a rendere piacevole i luoghi, ad esempio realizzando una fontana. Un altro elemento di attenzione che è stato sollevato è quello dell'ombreggiamento: a seconda delle stagioni, è necessario avere la possibilità di sedersi al sole o all'ombra.
La questione dell'attrezzatura si estende, a partire dalla Piazza, lungo gli assi viari che definiscono l'area del Pratone. A questo proposito gli abitanti hanno pensato all'opportunità di stabilire delle fasce attrezzate - alberature, piste ciclabili, percorsi pedonali - che, partendo dalla Piazza, continuano lungo via Gramsci e via Martiri di Cefalonia dal lato del parco.