La delimitazione dell'area del progetto

Uno dei principali risultati del lavoro svolto con gli abitanti, per quanto riguarda la struttura del bando di concorso, è la necessità di riconsiderare attentamente l'ambito territoriale del progetto.
In particolare - e qui è necessaria una anticipazione del contenuti del bando - uno dei principali temi emersi dal lavoro, che trova riscontro negli obiettivi complessivi del progetto, è quello che riguarda il rapporto fra il Centro cittadino - cioè il complesso degli interventi che verranno realizzati nell'area del Pratone - e il resto della città.
Il nuovo Centro cittadino si caratterizza cioè come «nodo di un sistema delle centralità a scala urbana». Ciò vuol dire che elemento costitutivo del nuovo Centro è la sua capacità di strutturare un sistema di relazioni con i centri di quartiere esistenti, con le aree verdi più significative della città. Altro aspetto significativo messo in evidenza dal lavoro è che una importante condizione per la formazione di una nuova centralità è trattare in profondità il tema della accessibilità a scala cittadina.
La conseguenza di questi risultati è che alcuni degli interventi necessari alla realizzazione del nuovo Centro cittadino, cioè buona parte di quelli che determinano nuove condizioni di accessibilità, che strutturano o rafforzano le relazioni fra l'area del Pratone e i centri di quartiere, non sono localizzati nell'area di progetto così come comunemente intesa (il Pratone), ne' (almeno in parte) nell'area immediatamente limitrofa. 
Le strade aperte per affrontare questo problema sembrano essere due.
La prima è basata su una rigida distinzione dei due aspetti sulla base della loro dimensione territoriale: il concorso riguarda l'area del Pratone (limitando il problema dei confini del progetto alle aree immediatamente circostanti, secondo un dibattito già in parte avviato con il precedente concorso Snam: includere il Laghetto o meno, ecc.); l'amministrazione si occuperà di mettere a punto, con modalità da definire, gli interventi da realizzare nel resto della città per assicurare il rafforzamento delle relazioni fra Centro cittadino, centri di quartiere, aree verdi, rete dei trasporti pubblici, che viene considerata condizione necessaria per raggiungere gli obiettivi prefissati.
La seconda strada è basata invece sulla internalizzazione nel bando dell'aspetto 'relazionale', che non ha dei confini territoriali precisamente definiti (si sta di fatto parlando del comune nel suo complesso), nell'ambito del concorso.
Ai concorrenti verrebbe richiesto cioè di mettere a punto proposte non solo per quanto riguarda la progettazione degli interventi nell'area del Pratone (e in parte in quelle immediatamente limitrofe), ma anche per quanto riguarda gli interventi necessari nel resto della città, sulla base delle indicazioni e delle sollecitazioni originate dal lavoro con gli abitanti (ad esempio: definizione di percorsi, sistema di segnaletica, ecc.).
Si tratterebbe, in questa seconda ipotesi, di operare un cambiamento di non poco conto rispetto al modo con cui il problema della progettazione del Centro cittadino è stato finora affrontato.
D'altro lato, i vantaggi di questa scelta (che, come dovrebbe essere chiaro, costituisce la logica conseguenza del lavoro svolto) sono almeno tre.
Innanzitutto quello di spingere i concorrenti a considerare questa componente degli obiettivi complessivi come rilevante nel trattamento del problema progettuale specifico, cioè il disegno degli interventi nell'area del Pratone.
In secondo luogo, sul piano del rapporto con la cittadinanza, quello di dare visibilità al fatto che tutte le indicazioni originate dal lavoro vengono tenute in considerazione nell'avanzamento del processo decisionale.
In terzo luogo, dal punto di vista delle esigenze interne dell'Amministrazione comunale, quello di utilizzare il concorso per mettere a punto soluzioni progettuali che altrimenti richiederebbero la mobilitazione di ulteriori risorse, il controllo di un processo decisionale parallelo, ecc.
Non sembrano esistere neppure problemi di forma del bando, dato che esistono precedenti di rilievo di concorsi che hanno sviluppato questo tipo di approccio.
E' sulla base di queste considerazioni che, nella messa a punto delle specifiche del bando, si è scelto di percorrere questa alternativa.

Il concorso fa riferimento quindi a tre ambiti territoriali diversi:
a) un primo ambito si estende alla scala comunale: ai progettisti viene chiesto di mettere a punto proposte per il raggiungimento degli obiettivi già citati;
b) un secondo ambito è quello del Pratone, e degli interventi che in esso dovranno essere realizzati;
c) un terzo ambito è quello delle aree immediatamente limitrofe: a questo proposito l'ipotesi sostenuta è quella di lasciare un ampio margine di libertà ai progettisti (evitando di fissare confini precisi), che potranno scegliere (nel rispetto dei criteri fissati dal bando) di estendere o meno il loro campo di intervento.