Azioni relative alla fattibilità economica del progetto 

Questo tema, che è stato più volte sollevato nel corso del lavoro, specialmente nelle ultime fasi, rappresenta almeno in parte la declinazione di argomenti che avevano caratterizzato il dibattito sul destino dell'area del Pratone nel periodo precedente all'avvio di questo lavoro.
Nell'ambito del gruppo di abitanti che hanno partecipato a questa iniziativa, ha continuato ad essere fortemente rappresentata la posizione secondo la quale la risorsa naturale costituita da questa vasta area libera nel centro del territorio comunale dovrebbe essere il più possibile protetta e valorizzata.
Le quote di volumetria previste dalla normativa vigente continuano ad essere ritenute eccessive. Gli abitanti hanno così scelto di provare a individuare strade alternative, partendo dalla considerazione delle esigenze espresse dalla Amministrazione comunale.
Se da un lato la Variante riconosceva il valore del Pratone in quanto risorsa naturale per la città, e in quanto opportunità per il perseguimento di fini pubblici, come la realizzazione del nuovo Centro cittadino, dall'altro non poteva fare a meno di considerare gli aspetti più strettamente legati alla fattibilità economica dell'operazione. Nell'impossibilità di procedere ad una integrale acquisizione pubblica dell'area con gli strumenti a disposizione (ad esempio l'esproprio), la Variante introduceva la realizzazione di una quota di volumetrie a destinazione prevalentemente residenziale, come modalità per garantire l'utilizzo a fini pubblici della restante parte dell'area.
E' sulla base di queste considerazioni che gli abitanti sono andati alla ricerca di soluzioni alternative, che garantissero al tempo stesso la fattibilità dell'operazione sul piano economico, e la riduzione delle volumetrie da realizzare nell'area del Pratone.
In sostanza nel corso del lavoro sono emerse due principali indicazioni, ordinate secondo una scala di preferenza.
La prima indicazione riguarda la possibilità di considerare forme innovative di rapporto pubblico-privato che consentano di massimizzare le finalità pubbliche del progetto. Alcuni partecipanti hanno formulato l'ipotesi della costituzione di una public company (o di un soggetto analogo), che acquisisca l'area e si occupi della realizzazione e gestione del progetto. In tal modo, secondo i proponenti, la quota di residenza da realizzare sarebbe quella strettamente necessaria a garantire l'equilibrio economico dell'operazione complessiva.
La seconda indicazione è considerata come una soluzione meno desiderabile della precedente, ed orientata ad alleggerire il peso insediativo nell'area del Pratone, lasciando sostanzialmente immutate le volumetrie realizzabili. Gli abitanti hanno proposto cioè di trasferire parte delle volumetrie realizzabili nell'area limitrofa al Pratone, attualmente occupata da un campo di calcio, che potrebbe essere trasferito a Bolgiano.