<Luigi,trovare un esempio che calzi a pennello con l'argomento è impossibile ,perchè nel mondo faccio fatica a trovare una storia paragonabile a quella tra stato italiano e vaticano. Speravo in una maggiore elasticità.
Scusami se sono stato un po' sgarbato ma da come hai impostato il confronto non sono riuscito a fare di meglio. Mi hai sbattuto in faccia dei links, come per dire: leggi qui, somaro, e trovi la dimostrazione che lo Stato Italiano finanzia il Vaticano.
Leggo e trovo, invece, la piena conferma di ciò che ho sempre saputo senza ricorrere a wikipedia.
Certo che la situazione dei rapporti tra Italia e Vaticano è unica al mondo. Proprio per questo un italiano appassionato della storia e della nostra cultura dovrebbe avere le idee sufficientemente chiare.
"I Patti Lateranensi constavano di due distinti documenti: il Trattato che riconosceva l'indipendenza e la sovranità della Santa Sede e fondava lo Stato della Città del Vaticano; con diversi allegati, fra cui, importante, la Convenzione Finanziaria; e il Concordato che definiva le relazioni civili e religiose in Italia tra la Chiesa ed il Governo (prima d'allora, cioè dalla nascita del Regno d'Italia, sintetizzate nel motto: «libera Chiesa in libero Stato»). La "Convenzione Finanziaria" regolava le questioni sorte dopo le spoliazioni degli enti ecclesiastici a causa delle leggi eversive. È stata poi prevista l'esenzione, al nuovo Stato denominato «Città del Vaticano», dalle tasse e dai dazi sulle merci importate ed il risarcimento di " 750 milioni di lire e di ulteriori titoli di Stato consolidati al 5 per cento al portatore, per un valore nominale di un miliardo di lire"[1] per i danni finanziari subiti dallo Stato pontificio in seguito alla fine del potere temporale."
Tutto ciò fa capire la complessità e che lo Stato Italiano dopo la breccia di Porta Pia aveva calcato la mano e solo con i patti lateranensi del '29 s'instaurò normali rapporti di convivenza. Il concordato del 1985 ha chiuso ogni pendenza ed ha consentito l'introduzione dell'otto per mille.
<Il vero uomo di chiesa,per come lo intendo io dovrebbe essere una persona come don ciotti o don gallo.Per quel che ho visto io,sono invece attivi dei gruppi molto chiusi con regole quasi massoniche e non propensi al dialogo.Si muovo per conto loro ,all'interno della società e cercano con ogni mezzo di imporre le loro vedute o quanto meno di ricambiare cortesie solo a chi la pensa come loro. Questa è l'antitesi di quello che intendo io per valori cristiani
Concordo, ma i buoni cristiani non s'identificano solo in Don Ciotti E Don Gallo. Conosco e ho conosciuto nel passato sacerdoti e laici credenti, i quali pur distinguendosi, soprattutto dai Don Gallo, che a me pare molto condizionato dall'ideologia politica della sinistra estrema, vivono il vangelo attenti ai bisogni dei più deboli e senza mai chiedere nulla per se stessi. Sono persone che non fanno notizia ma ben volute nell'ambiente in cui vivono.
RecSando
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