<Mario Monti vorrebbe fare il presidente del consiglio senza essere eletto. Senza cioè avere il consenso della maggioranza delle cittadine e dei cittdini italiani. Alla faccia della democrazia! <Mi chiedo e ti chiedo a che servono allora le elezioni?
Ma, evidentemente abbiamo ascoltato una conferenza diversa, oppure sono io a non capire nulla (non lo escludo).
Non mi pare assolutamente che Monti abbia esposto un progetto che non preveda la sua verifica elettorale. Certo la procedura di Monti è nuova, ma basta un piccolo sforzo. Lui non è iscritto e non rappresenta alcun partito. Ha presentato un programma sotto forma di agenda, la cui differenza è che, oltre a elencare le cose da fare indicherà, suppongo, anche le precedenze e i tempi di esecuzione. Quest'agenda la offre all'esame e quindi alla possibile adesione e convergenza su di essa delle liste e dei partiti. Se da ciò nascerà una coalizione, questa si presenterà al giudizio degli elettori. Ha anche precisato che non gradisce il suo nome sulle liste e ha precisato che se sarà necessario che si candidi, non lo potrà fare su singole regioni perché è senatore a vita, quindi senatore della repubblica intera.
Quindi se ciò avvenisse dove sta il problema? Quella coalizione si presenterà agli elettori chiedendo loro se vogliono che per i prossimi cinque anni l'attuazione di detta agenda.
Siamo una repubblica parlamentare e il capo dello Stato affiderà l'incarico di capo del governo alla persona indicata dalla coalizione che sarà maggioranza nel parlamento.
RecSando
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