>Perché l'Italia è stata per anni malgrado tutto un'ottima economia.
Si vede dai dati, quanto è stata ottima, Daniele. Certo, dobbiamo tenere sempre conto che siamo la patria della Mafia e quindi spesso le statistiche non includono tutto il "nero", ma nonostante questo credo che occorra una certa fantasia (che in rete non manca, visto che ognuno oggi apre un blog e si improvvisa economista) per definire l'economia italiana "ottima".
>Terra di piccole medie imprese e quindi di ridistribuzione delle ricchezze più diffusa che in altri paesi dove la ricchezza finiva in mano a pochi soggetti, terra di grandi lavoratori, che hanno sudato per anni per costruire tutto questo, gente che ha lavorato duro per accumulare capitali e tramandare qualcosa ai figli, terra di migranti decenni fa, di imprenditori geniali e tutt'ora esportatrice di "cervelli".
Questo poteva essere vero molti anni fa, circa due generazioni fa. Purtroppo lo scenario è cambiato da tempo, Daniele. Lavoro da anni con tantissime piccole e medie imprese. La prima e seconda generazione di "padroni" era del tipo che dici tu, mentre poi è sopravvenuta la generazione di coloro che hanno goduto di quanto creato da padri e nonni, sperperando e non reinvestendo un centesimo nelle aziende, e spesso costruendosi patrimoni personali ingenti. Tutto questo spesso grazie a sovvenzioni statali di vario tipo. Conosco decine di questi imprenditori che si trovano oggi in difficoltà, completamente fuori mercato, con modelli di business obsoleti e con patrimoni immobiliari personali da paura. Questa è una delle cause del crollo della nostra economia: il debito ha "drogato" i cittadini e gli imprenditori con un falso benessere.
So bene chi è Friedman e non l'ho citato perchè lo apprezzo, ma perchè credo nella verità della citazione. Se preferisci, posso usare la più classica "No Pain, no gain".
RecSando
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16/03/2013 - 