SAi di cosa sono convinto, Luca? Che se la gente fosse realmente consapevole dell'insostenibilità di questo sistema, accetterebbe un cambiamento a condizione che fosse generalizzato. Le persone che hanno creduto nei sacrifici lo hanno fatto con la convinzione che grazie ad essi si sarebbe potuto tornare come prima. "Lo facciamo per i figli", per dar loro un'opportunità. Ci credi a questo? Io no. Quando la coperta è troppo corta, qualcuno lo lascia scoperto, prima o poi, e ovviamente quelli scoperti saranno proprio quelli toccati dai sacrifici, quelli più deboli. La decrescita dovrebbe riguardare tutti, ed evitare la polarizzazione della società. Pensa solo a San Donato... Un territorio pensato per muoversi in auto ti esclude se tu non ce l'hai. Vuoi andare a piedi da San Donato a Peschiera? Per esempio... Vuoi andare a piedi da San Donato nelle frazioni vicine e farti un giro tranquillo senza avere sul collo un SUV da 2 tonnellate o un TIR romeno?... una volta potevi farlo... Oggi hai ostacoli invalicabili: autostrade, ferrovie, terreni privati, cantieri, case. Non puoi più passare attraverso la campagna. Provaci. Io con la bici giro tutto il territorio e gli ostacoli invalicabili sono cresciuti negli ultimi 30 anni. Questo da noi... Una società polarizzata di fatto tende sempre di più ad escludere categorie di persone crescenti, e per loro la vita diventa a quel punto insostenibile. Questo è quello che non voglio. I sacrifici sono disposto a farli, ma devono essere parte di una decrescita che ripensi il nostro modo di vivere, di lavorare, la nostra economia, i nostri valori. Una decrescita che assicuri a tutti la stessa qualità di vita e le stesse potenzialità, lasciando ai meriti e alle capacità le differenze (e non alle posizioni acquisite o di forza). Io posso rinunciare all'auto, ma tutti insieme a me devono farlo. Possiamo rinunciare alle merci prodotte in Cina che arrivano da noi con i container, e produrne meno, a costi più alti, sicuramente, ma con la finalità di produrre beni duraturi, qui, ma i Centri commerciali che vivono sulla quantità e sulla "fuffa" devono accettare di essere smantellati. Questo, come vedi, come osservi, non accade, non accadrà mai, perlomeno non accadrà a breve. Quindi ci ritroveremo con le merci cinesi, vendute a peso nei Centri commerciali, per quei pochi che avranno reddito. Gli altri, esclusi. Non sono io che pretendo di continuare a vivere come prima.
RecSando
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