>Io ne ho altri che hanno vissuto la fase successiva, improntata al totale liberismo, e sono arrivati a rimpiangere ciò che c'era prima.
Non c'è dubbio. Ho un simpatico coniglietto a casa, vive in appartamento e ha cibo a volontà dalle mie mani, anche se non è libero. Se domani lo lasciassi in un prato, forse morirebbe di fame, non essendo abituato a procacciarsi il cibo da solo, e quindi rimpiangerebbe la casa. Ma è meglio un coniglietto libero di scorrazzare nei prati o chiuso in casa. Sono punti di vista: secondo me la condizione libera è migliore, ma quando bilanciata da un senso di comunità. Infatti i conigli vivono in colonie :-)
> Attualmente la nostra più grave malattia è il dominio incontrastato a livello globale di un unico modello liberista/finanziario.
Questo è un grave errore di interpretazione che non consente di indirizzare correttamente le responsabilità e quindi le soluzioni. Il sistema attuale vede conniventi gli Stati e gli Enti sovranazionali e i grandi capitali a scapito della cittadinanza. In un sistema completamente liberista, ovvero con poteri dello Stato molto ridotto, non ci sarebbe il debito pubblico, nè la corruzione, nè i capitali che rapinano i cittadini. E comunque, in un sistema liberista, le banche sarebbero state lasciate fallire e punto. Invece siamo in un sistema molto diverso, molto peggiore dello stesso liberismo.
RecSando
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