Andrea, anch'io sono strato tratto in inganno alla prima lettura del titolo. Capisco il resto delle tuoi rilievi, ma resta il fatto che in questa storia, fino ad ora, non c'è nulla di losco. La colpa, finora, è l'avere accettato un lascito generoso in favore di una fondazione creata dallo stesso benefattore e posta sotto la responsabilità della congregazione dei Salesiani. Non c'è quindi nessuna guerra finanziaria, lotte intestine, né tanto meno aspetti che riguardano lo IOR, bensì la probabilità che i Salesiani siano stati vittima di una truffa.
Se vogliamo poi che la Chiesa viva senza denaro, sarebbe una sfida suggestiva, ma non so se potrebbe fare quel bene riconosciuto da buona parte dell'umanità.
Io sono, comunque intervenuto solo per far rilevare l'equivoco e mi stupisco che chi ha tratto giudizi affrettati non ritengano di rivederli.
.......... <Luigi, questa é una storia vecchissima che si trascina da due decenni. Sono del parere che il titolista del Corriere abbia sparato la storia del fallimento dei Salesiani per il solito cattivo modo di fare giornalismo sparando titoli che attraggono di più l'attenzione. Allo stesso tempo sono propenso a diffidare di quel faccendiere che si é intromesso in un lascito testamentario supportato da avvocati senza scrupoli.
<Il problema però non é questo. Il problema è che i fedeli sono (giustamente) sempre più stufi di guerre finanziarie nella chiesa. Quasi possiamo dire grazie al "corvo" che la scorsa primavera ha dirottato l'attenzione dell'opinione pubblica su scemenze mentre negli stessi giorni si consumava un fatto tutt'altro che marginale quale la battaglia di potere in seno allo IOR.
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