Qui non si tratta di essere darwiniani o meno, Giorgio. Da che mondo e mondo, l'essere umano compete per accaparrarsi le risorse disponibili. Lo puoi constatare tutti i giorni sia a livello micro che a livello macro. Dalle competizioni amichevoli, alle guerre. In questo fluire dell'esistenza, alcune civiltà prosperano, altre languono, altre infine scompaiono. E' la Storia.
Quindi, spero non si arrivi a una guerra, anche se stiamo diventando troppi su questo pianeta e le risorse diventano sempre più scarse.
Ciò non toglie che ci sono individui o intere nazioni che hanno tratti caratteriali o culturali che in alcuni contesti possono essere recessivi e quindi creare inadeguatezza nell'affrontarli adeguatamente. Ciò non vuol dire che tali tratti sono negativi, non vi è un giudizio di merito, e nemmeno che siano inadeguati sempre: tutto dipende dal contesto.
A mio avviso, la cultura italiana si è dimostrata finora inadeguata ad affrontare in modo adeguato un mondo complesso come quello attuale. Non è l'unica e non è detto che altre saranno meglio. Fino ad ora, questi sono i fatti.
RecSando
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04/02/2013 - 