Anch'io sono d'accordo sulla necessità di investire bene le risorse. Ma nel caso del TAV mi pare che esista anche una questione di principio. Una volta che un certo progetto è stato deciso, riesaminato e rivisto più volte, non si può più dire che sarebbe meglio investire in altri progetti più utili. Anche il governo in corso ha concluso che quei lavori sono utili e vanno portati avanti. Opporsi ancora, magari con la violenza, è una forma di negazione della nostra democrazia rappresentativa, che non è anarchia ma delega del processo decisionale, con tutte le sue imperfezioni. Sono d'accordo con Bersani per cui opporsi al TAV è antidemocratico,perchè mette in discussione le basi della nostra società.
Entrando nel merito, nessuno ha ancora saputo dire come mai nessuno si è opposto al traforo del Frejus, e anche al traforo della val di Susa dalla parte francese. Io credo che questa contestazione sia andata aldilà delle intenzioni e che se ne siano impadronite componenti politiche e sociali a cui della TAV importa poco (inclusa la FIOM che sta uscendo, a mio parere, dai suoi compiti).
RecSando
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