> >La perdita del possesso di un bene o anche di una persona non può mai giustificare la soppressione di una vita. > >Su questo sono d'accordo. Ma immagino che se adesso venisse uno con una ruspa e ti abbattesse la casa con tutto dentro, forse saresti un po' incazzato. Ci sono beni che sono frutto di generazioni di lavoro e sacrifici e vederseli sottratti è come sottrarre la vita delle persone. Un comune in Basilicata mi ha sottratto illegalmente un pezzo di terreno; se penso ai sacrifici che hanno dovuto fare i miei nonni per quel terreno, stai certo che il primo impulso è andare con una mazza nell'ufficio del sidaco - peraltro di sinistra - è spaccargli la testa. Poi non lo faccio, ma il primo istinto è quello di protezione. >
E' vero, il primo impulso è questo... poi subentra la razionalità a frenare l'istinto, e dovrebbe intervenire la giustizia a risolvere la situazione. Ne è conseguenza il ragionamento che meno la giustizia viene applicata (o addirittura viene applicata un'ingiustizia da parte di chi amministra la cosa pubblica) e chi governa asseconda compiaciuto gli istinti dei cittadini, minore sarà il freno agli impulsi. E la società va a ramengo (per non usare altri termini).
RecSando
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