Non posso che concordare con te, in generale. Mi chiedo però una cosa. Dopo luglio, e l'approvazione del fiscal compact a maggioranza trasversale, quante di queste cose sono realmente ancora fattibili, e soprattutto quale forza politica di maggioranza riuscirà a portarle avanti avendo contemporaneamente l'obbligo di abbattere gradualmente il rapporto debito pubblico/ pil? Mi riferisco in particolare ai punti dal 4 in poi.
Possiamo permetterci di derogare al fiscal compact? Nel caso contrario, dove trovare molto prosaicamente i "soldi"? Nel caso di una crescita del Pil inferiore alle aspettative di Draghi, che si fa? Quale spazio di democrazia è rimasto ai cittadini? Io credo che con luglio ci siamo messi in una trappola definitivamente, dalla quale ora diventa difficile uscire senza ferirsi in qualche modo. E quando dico uscire, vuol dire allargare lo spettro di soluzioni a 360 gradi, valutando anche soluzioni estreme, come l'uscita dall'euro. Valutare vuol dire semplicemente non escludere a priori, ma ampliare la rosa di ragionamenti e degli scenari possibili. Mentre noi stiamo riflettendo e discutendo, le scelte di altri paesi europei comunque ci metteranno nella necessità di fare scelte che potranno essere obbligate. Io credo che a questo punto chi sta perdendo da questa situazione debba far sentire la sua voce per pretendere che a pagare siano anche altri. Perché è innegabile che anche restando fermi e immobili ci sarà da pagare e non poco.
RecSando
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