Luca, consentimi di fare alcune precisazioni, unendo considerazione tue e di Giorgio.
Luca: <Il penso che il nucleo della famiglia non sia la Costituzione, le Leggi o gli atti amministrativi, ma l'Amore. Il resto è fuffa, l'Amore non viene riconosciuto da un atto amministrativo. Lo Stato non dovrebbe entrare in queste sfere private e personali, e lasciare agli individui la possibilità di determinare la loro affettività, le regole della convivenza e la completa libertà di poter disporre del proprio corpo.
Premesso che l’argomento è molto delicato perché ciascuno di noi ha le proprie esperienze di vita, devo però rilevare che la famiglia si differenza dalle unioni di fatto per i diritti e i doveri previsti dal Codice Civile che derivano dall'atto matrimoniale. Tra i doveri (art, 143) vi è l'obbligo reciproco tra i coniugi all'assistenza morale e materiale, che non scompare nemmeno con il divorzio. Oltre, naturalmente ai doveri verso i figli (art. 147).
Luca: <La parola "naturale" - come ho scritto nel precedente post - è ambigua. In alcune parti del mondo è "naturale" avere decine di mogli, ad esempio. Se usiamo questa parola, dobbiamo analizzare la specie umana e ci accorgeremmo che ci sono molteplici varianti del concetto di "famiglia". Allora vale condizione più stringente, ovvero che ci sia a monte un matrimonio.
Ho già detto che il significato di “società naturale” dato in tutti gli interventi dei padri costituenti, nell'assemblea costituente, è chiaro e incontrovertibile: la famiglia riconosciuta è quella che “ha dei diritti primordiali, propri, che lo Stato non deve concedere come una graziosa concessione, ma che deve semplicemente riconoscere perché sono preesistenti alla sua organizzazione."
Giorgio: >Mai (e non so quanto fosse voluto, 70 anni fa) la Costituzione dimentica la società altrettanto naturale formata da madre e figli, indipendentemente dall'esistenza di un matrimonio.
L’Art.31 recita anche: la Repubblica “protegge la maternità”, ecc. Assicura, cioè, gli stessi diritti che ha la famiglia.
Giorgio: >Insomma non è il matrimonio a definire la famiglia naturale, ma la presenza di figli; e questo include le ragazze madri, le coppie con figli non sposate, la persona sola con figli, anche adottivi. Giorgio:<La Costituzione non esclude espressamente dal diritto di tutela le famiglie diverse dalla famiglia classica formata da padre, madre e figli. Semplicemente non le cita, dunque questo non può essere invocato per VIETARE la tutela di altri tipi di famiglia.
Luca: <Forse hai ragione, non sono un costituzionalista. Tuttavia, personalmente mi viene da dire "ma chi se ne frega dello Stato": se mi unisco ad altre persone e ci consideriamo una famiglia, non sarà questo atto amministrativo a cambiare qualcosa.
E’ in parte vero. Ma ricordo che “la Repubblica riconosce i diritti della FAMIGLIA come società naturale fondata sul matrimonio”. Poi si completa con i doveri che i genitori hanno nei confronti dei figli. Ciò significa che in Italia quando si parla di famiglia sul piano giuridico ci si riferisce a quell'unione fondata sul matrimonio in cui i coniugi s'impegnano per la vita alla mutua assistenza e che ha nel proprio progetto la messa al mondo dei figli.
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