Può un cittadino italiano farsi curare allestero
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Sì, è previsto da diverse leggi dello Stato. |
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Quando il cittadino italiano può
farsi curare allestero? |
Quando le strutture
italiane non sono in grado di curarlo in modo adeguato o quando i tempi sono troppo lunghi
per poter effettuare lintervento o le cure. |
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Cosa deve fare il cittadino italiano per
farsi curare allestero ? |
Deve ottenere unautorizzazione
preventiva, presentando domanda presso la propria ASL di provenienza. |
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Oltre alla domanda quali altri documenti bisogna presentare ? |
Bisogna presentare
una relazione di un medico specialista (anche straniero) che dichiari che lassistito
non può essere curato in Italia.
Nella dichiarazione deve essere indicato anche il Centro estero prescelto per effettuare lintervento
o le cure. È necessario presentare, inoltre, ogni documentazione utile (cartelle
cliniche, esami radiologici, pareri resi da specialisti, etc.) che possa giustificare il
trasferimento allestero. |
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La ASL, poi che cosa fa ? |
La ASL inoltra la
domanda e la documentazione ad un ospedale denominato Centro di Riferimento Regionale
(C.R.R.) entro 3 giorni dal ricevimento.
Il C.R.R. valuta se ci sono presupposti per
poter dare lautorizzazione ed invia il parere positivo o negativo alla ASL entro 7
giorni dal ricevimento, con il presupposto che l'assistito non possa essere adeguatamente
curato ( o in tempo ) in una struttura italiana. |
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Se non viene concessa lautorizzazione al
trasferimento allestero che cosa succede ? |
Generalmente la
procedura si ferma. Il C.R.R. deve sempre indicare un centro alternativo in Italia presso
il quale lassistito possa essere curato adeguatamente p tempestivamente. |
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Se viene concessa lautorizzazione al
trasferimento in un centro estero che cosa succede ? |
Bisogna distinguere
tra paesi CEE o extra CEE:
Nei Paesi Cee la ASL rilascia il modello E112 che l'assistito presenterà
direttamente alla struttura estera, affinchè lonere ospedaliero venga addebitato
eventualmente al Servizio Sanitario Nazionale. Rimangono a carico dellassistito
spese di viaggi e ticket sanitari, per le quali può essere chiesto un rimborso, che
verrà concesso previa valutazione di una Commissione Regionale (C.R.).
La C.R. concede il rimborso se queste spese sono particolarmente elevate in relazione alla
situazione socio-economica della famiglia.
La ASL rilascia il modello E112 che lassistito presenterà direttamente alla
struttura estera, affinchè lonere ospedaliero venga addebitato eventualmente al
Servizio Sanitario Nazionale.
Rimangono a carico dellassistito spese di viaggi e ticket sanitari, per le quali
può essere chiesto un rimborso, che verrà concesso previa valutazione di una Commissione
Regionale (C.R.).
La C.R. concede il rimborso se queste spese sono particolarmente elevate in relazione alla
situazione socio-economica della famiglia.
Nei Paesi Extracee lassistito pagherà direttamente al centro
estero, ma al rientro in Italia potrà ottenere un rimborso pari all80% delle spese
sanitarie e di viaggio, presentando le fatture quietanzate e le ricevute.
Sul rimanente 20% può essere chiesto un rimborso, previa valutazione di una Commissione
Regionale.
La C.R. concede lulteriore rimborso se le spese rimaste a carico sono
particolarmente elevate in relazione alla situazione socio-economica della famiglia. |
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Quali sono le spese rimborsabili ? |
Sono le spese di
carattere sanitario, le prestazioni libero professionali, il trasporto dellassistito
e le spese di viaggio, mentre rimangono a completo carico le spese di soggiorno. |
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È possibile ottenere un acconto prima del
trasferimento allestero ? |
Sì, la ASL può
concedere un acconto fino al 70% del rimborso previsto.
Solo in caso di ricovero in paesi extra CEE, o comunque in assistenza indiretta, tale
acconto viene concesso dopo una valutazione delle condizioni economiche-familiari dellassistito. |
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Se un cittadino italiano si reca allestero durgenza
per farsi curare, senza aver attenuto la preventiva autorizzazione, può ottenere il
rimborso ? |
In questi casi il cittadino italiano
può ottenere il rimborso a posteriori solo se risulta che abbia attivato, prima di
partire, la procedura per ottenere lautorizzazione (domanda alla ASL, iscrizione
nelle liste dattesa italiane per effettuare lintervento, etc.).
ATTENZIONE: la domanda di rimborso deve
essere presentata alla ASL competente entro tre mesi dalla effettuazione dellultima
spesa!
Un cittadino italiano che si trova allestero
per turismo ed è costretto a ricoverarsi può ottenere il rimborso ?
In questi casi il cittadino italiano non ha
diritto ad alcun rimborso a meno che non esista un accordo particolare (convenzione) con
lo Stato dove è avvenuto il ricovero oppure appartenga a categorie particolari
(DPR 618 DEL 1980). |
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