L'uomo,
nei secoli, ha sempre cercato
sistemi e sostanze che potenziassero
le sue capacità amatorie, non
ultimo il cibo.
Nelle antiche civiltà greche e
romane tutti i più grandi poeti di
quel periodo cantarono le lodi ora
di questo ora di
quell'alimento, ritenuto capace di
esaltare le virtù amorose.
Fù dal nome della dea dell'Amore (
Afrodite ) che venne coniato il
termine " afrodisiaco "
che sta ad indicare ogni sostanza
capace di eccitare od esaltare lo
stimolo ed il potere sessuale.
Già i Greci consigliavano a tale
scopo: cipolle, carote, tartufi,
miele, uova, storione, pesci e
crostaceri; quest'ultimi perchè
provenivano dal mare che aveva dato
i natali proprio ad Afrodite.
A questi alimenti i Romani
aggiunsero gli organi genitali di
alcuni animali: l'asino, il lupo, il
cervo. Tennero inoltre in grande
considerazione
anche le ostriche.
Nell'ars amatoria Ovidio esalta ad
esempio l'azione afrodisiaca della
rucola, l" Afrodisiaca erba d'eruca",
come la chiamava il poeta, la quale
cresceva spontaneamente intorno alle
statue falliche nell'antica Grecia,
in onore del re Priapo.
La fama dei cibi afrodisiaci si è
tramandata fino ai giorni nostri, e
la lista degli alimenti afrodisiaci
si è allungata. Molti sono gli
alimenti afrodisiaci, se si volesse
fare una classifica dei primi 10:
1. Lampascioni
2. Rucola
3. Ostriche
4. Crostacei
5. Banane
6. Rane
7. Parmigiano
8. Uova
9. Fave
10. Peperoncino
ecc.
ecc.
Ci
sono anche alimenti anafrodisiaci
quali la lattuga, il cetriolo,
l'alcool ed il caffè.
Le ricette afrodisiache vogliono
essere un esempio di come si possa
abbinare il piacere della gola a
quello del sesso, ma a volte le
ricette non bastano: bisogna
accompagnarle con l'atmosfera
giusta. Luce soffusa di candele che
emanano profumi esotici, tavola
imbandita con cura, fiori e da non
trascurare una avvolgente musica da
sottofondo...
Provare per credere!
|