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Black Orchid
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<s> Neil Gaiman, <a> Dave McKean, <e> DC Comics [1988]
E' un fumetto che si basa sui supereroi (dentro appaiono anche Batman, Swamp Thing ,il Joker, Lex Luthor e altri) pero' si allontana subito dai cliche' del genere, usa la violenza come critica della stessa e fa vedere come il suo uso raramente risolva i problemi ma anzi non fa altro che aumentarli. I personaggi fanno delle scelte, a volte scelgono bene e muoiono lo stesso, a volte scelgono male e sopravvivono, non c'e' un insieme di valori assoluti, di azioni da fare che alla fine come in ogni buon vecchio fumetto portano alla ricompensa finale, in questo e' una storia che si discosta abbastanza dai canoni tradizionali statunitensi, nel senso che alla fine si rimane con quasi piu' problemi di prima e sono poche le cose che si sono risolte e se lo hanno fatto e' stato solamente in peggio.
E' una storia noir nella quale l'azione e' ridotta al minimo e che confuse moltissimi lettori abituati a storie molto violente e ipercinetiche. In questo fumetto si trova uno dei temi portanti di Gaiman, tema che verra' approfondito con SANDMAN: il cambiamento, si arriva in un punto dove i personaggi si accorgono che devono cambiare o morire e spesso uno comporta l'altro.
E' per lui un lavoro importante anche se lo ritiene un po' troppo pesante e un po' troppo pretenzioso che raramente si prende con leggerezza proprio perche' si diedero molte regole e perche' lo affrontarono con troppa serieta'.
McKEAN e' assolutamente incredibile nello stile e nell'uso magnifico dei colori e nella composizione delle tavole e riesce a sfruttare la molteplicita' dei temi di Gaiman componendo diverse scene che vengono come condensate in singole immagini congelate in una sorta di immobile purezza, cosa che rendono la maggior parte delle tavole degne di essere incorniciate. Il secondo capitolo che si svolge in parte all'Arkham Asylum gli avrebbe permesso di esercitarsi per un lavoro venuto poco dopo che gli avrebbe donato un'improvvisa popolarita': "Batman: Arkham Asylum" ( anche se la storia scritta da Grant Morrison e' abbastanza pietosa e rende le tavole di McKean l'unico vero motivo per acquistare l'opera).
Apparso per la prima volta in Italia in maniera orrenda su "Corto Maltese". |
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