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Brooklyn Dreams
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<s> J.M. DeMatteis, <a> Glenn Barr ,<e> Paradox Press/DC Comics [1994] miniserie in quattro parti
Un autobiografia? Una storia inventata di sana pianta? Io sono piu' propenso a pensare alla prima ipotesi, la storia raccontata da DeMatteis e splendidamente illustrata da Barr ha un tale senso di realta' e concretezza che non posso ritenerla un semplice lavoro di finzione.
In pratica e' la storia della giovinezza di Carl Vincent Santini raccontata in prima persona da lui stesso in eta' adulta.
Dal breve incontro col cucciolo che gli avrebbe cambiato la vita e che in un certo senso sarebbe diventato il suo "angelo custode", all'essere arrestato per detenzione di stupefacenti, il suo migliore amico, il primo vero amore, la scuola, i problemi di un'adolescente molto sensibile quale era lui e poi il vero cruccio e nemesi del protagonista: i parenti. Dai litigi dei suoi, all'asfissiante parentado della madre passando per l'esilarante funerale di uno zio, i rapporti interpersonali sono visti con un occhio caustico ma allo stesso tempo compassionevole, Carl odiava quando era giovane la maggior parte di quelle persone ma il suo atteggiamento cambio' quando gli venne in mente una frase: "come puoi odiare quando comprendi?" e da qui' la constatazione che alla fine quelle persone stavano solo facendo il loro meglio come esseri umani e come tali non andavano giudicate con troppa severita'.
La morte, un pensiero che affollava la mente del giovane Carl fin da quando a quattro anni la vide accanto alla sua paperetta di plastica mentre faceva il bagno e che in un modo o nell'altro l'avrebbe costantemente accompagnato lungo il suo cammino.
C'e' la ricerca di una certa spiritualita' in quest'opera come in quasi tutti i lavori di DeMatteis e mentre le premesse sono buone non mi e' mai piaciuto il modo con cui ne viene fuori, o meglio l'escamotage utilizzato e Brooklyn Dreams non fa eccezione, riesce a calamitare l'attenzione del lettore su questa tematica molto importante ma quando si tratta di tirare le somme si rimane piuttosto delusi. Ad essere sinceri ho voluto cercare un po' il pelo nell'uovo, gli argomenti toccati sono molti e nessuno e' trattato in maniera superficiale ma sempre con un misto di ironia, tenerezza e a volte una vena di folle umorismo che rende il tutto estremamente godibile e mai tedioso.
Una menzione particolare va ai disegni di Barr: semplicemente incredibili nel descrivere perfettamente l'ambiente e i personaggi con un tratto semplice ma sicuro nel dare il massimo dell'informazione al lettore passando a una tecnica pittorica molto realistica quando si trattava di sottolineare dei passaggi particolarmente drammatici o importanti.
Ne esiste una edizione italiana uscita un po' di mesi fa che utilizza lo stesso formato dell'originale. |
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