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V For Vendetta

<s> Alan Moore, <a> David Lloyd, <e> DC Comics [9/88] apparso per la prima volta su Warrior #1 [3/82]

il primo lavoro importante di Moore fu V for Vendetta iniziato nell'82 interrotto nell'83 per la chiusura del Warrior magazine e completato nell'88 di nuovo insieme all'artista David Lloyd quando la DC Comics ne compra i diritti.
Moore voleva scrivere una serie d'azione e come dice lui le cose si sono sviluppate in direzioni inaspettate, tenta di partire da un qualcosa di semplice e subito si inseriscono delle implicazioni che gli fanno portare il lavoro verso conclusioni inaspettate. E' un qualcosa che gli capita spesso, l'autore ha sempre un'idea della struttura della trama prima di iniziarla a scrivere ma le implicazioni e i significati sono molto piu' organici, vengono rivelati man mano che il lavoro procede.
E' una storia che lui considera tanto sua quanto di David Lloyd, infatti lui stesso ammette che non sapeva dove "V..." stesse andando gia' dall'inizio, fu l'artista a suggerire nuove idee dove spingere la serie.
Anche se e' il suo primo lavoro serio, e' un'opera di straordinaria forza e di rara bellezza che molti considerano come il suo lavoro piu' bello, e' stato un tour de force perche' e' fatto senza utilizzare alcun effetto sonoro e nessun "tought balloons". La storia parte da un Inghilterra sopravvissuta alla terza guerra mondiale e sotto dittatura fascista e la lotta di un misterioso personaggio ,"V", per farla cadere, la storia puo' sembrare banale ma in mano sua anche dei concetti vecchi e ritriti come questo assumono significati completamente nuovi e rendono "V..." un libro assolutamente affascinante.
Anche secondo lui e' uno dei suoi lavori migliori pero' gli ha fatto crescere una profonda disillusione verso due caratteristiche profonde del mondo dei fumetti: la Genrefication e la limitatezza del genere avventuroso. Capisce che i fumetti d'avventura e il messaggio sono due cose totalmente incompatibili. i fumetti d'avventura si nutrono di violenza e questo drammatico problema gli si porra' in maniera molto piu' pesante con WATCHMEN (la famosa scena in cui Rorschach spezza le dita a una persona e il fatto di averlo reso involontariamente una figura romantica).
In ogni caso V e' un ritratto realistico della violenza la quale viene discussa ogni volta tramite Evey, ogni atto violento viene analizzato nelle sue motivazioni e fortemente criticato.
Uno dei fumetti che mi porterei con me dovessi finire su un'isola abbandonata...
Da anni ne esiste un'edizione italiana pubblicata dalla Rizzoli.
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