Un po
di storia
La Cascina Roma, situata alle spalle
della vecchia pieve di San Donato e di fronte alla chiesa nuova, presenta la facciata
settentrionale verso la piazzetta (oggi chiamata Piazza della Arti) che si apre su
via Martiri di Cefalonia. Ledificio che vediamo oggi era la parte principale di un
complesso formato, come era tipico delle grandi cascine lombarde dell800, da vari
corpi, oggi scomparsi, destinati a usi diversi: stalle, scuderie, fienili, botteghe e
abitazioni dei contadini e dei braccianti.
Il suo impianto, però, e ancor più la sua
collocazione alle spalle della chiesa, ci dicono che questo edificio doveva essere in
tempi molto antichi un monastero, precursore o contemporaneo dei più famosi
Chiaravalle e Viboldone. La sua parte più antica, cioè lala che da su via Martiri
di Cefalonia, risale allepoca viscontea (fine del 400) ed è giunta
fino a noi attraverso numerosi restauri e parziali ricostruzioni. Non si hanno notizie dei
primi proprietari. Ledificio viene però ampiamente nominato nelle cronache della battaglia
di Marignano (lantica Melegnano): terminata la battaglia, il re francese Francesco
I vi alloggiò per una settimana (e vi ricevette lomaggio dei nobili milanesi
sconfitti). Nel 1526 ospitò anche lo storico Francesco Guicciardini,
incaricato da Papa Clemente VII di coordinare le operazioni dellesercito della Lega
Santa, inviato nel tentativo (fallito) di strappare il Ducato di Milano agli spagnoli
e restituirlo agli Sforza. Nel Seicento la proprietà passò ai marchesi Orsini
"de Roma", e da allora venne comunemente chiamata Casa Roma. NellOttocento
fu ereditata dalla famiglia dei Falcò ed infine dal Brivio.
Fino al dopoguerra la Cascina Roma fu un
importante azienda agricola, condotta dalla famiglia Castelnuovo. È spesso citata nelle
cronache degli anni 30 perché più volte vincitrice dei premi che il Governo
riconosceva alle unità agricole più produttive.
I restauri del 94
Due parole merita lopera di restauro,
terminato nel 1994, e condotta dallarchitetto Carlo Baccalini con
grande rigore conservativo, utilizzando tutti i materiali recuperati dalle parti crollate
(ledificio era infatti in condizioni di estremo degrado) e rendendone visibile la
struttura originaria, senza occultare la storia delle trasformazioni subite dalla casa in
cinquecento anni. Sulle scale è stato messo in evidenza lantico corrimano in cotto,
di epoca antecedente allultima ristrutturazione, alla quale appartengono i camini e
le decorazioni delle volte e dei controsoffitti, riportati allantica freschezza. Le
parti riconosciute non imitano lantico, ma accostano in maniera semplice i materiali
e i decori della modernità a quelli originali.
Oggi
La Cascina Roma è arrivata fino a noi scampando quasi
miracolosamente alle periodiche esondazioni del Redefossi e allurbanizzazione
disordinata degli anni 60 e 70. Lacquisizione da parte del Comune di
San Donato e laccurato restauro del 94 l hanno riportata alla vita.
Oggi è il centro delle arti e della cultura sandonatese dove si tengono mostre,
concerti, convegni, dibattiti. Negli ampi ed eleganti spazi della Cascina Roma hanno
attualmente sede al piano terra lemeroteca (sala di consultazione dei
quotidiani) e un punto pubblico di accesso alla rete civica cittadina RecSando, la
sala per i matrimoni civili, la sala conferenze e uno spazio espositivo
dedicato agli artisti locali e alle mostre fotografiche. Al primo piano una "galleria"
costituita da sette spazi espositivi adibiti alle grandi mostre è la galleria darte
contemporanea dove sono esposte trenta opere di pittori e scultori, acquistate dall'
Amministrazione Comunale e donate da artisti o da loro eredi. Infine, al secondo
piano è stata ricavata la sala concerti, utilizzata anche in occasione di
conferenze e dibattiti, dove si svolge la stagione musicale sandonatese e ci si ritrova
per parlare di letteratura e poesia. Le frequenti e qualificate iniziative culturali che
vi si svolgono, con notevole partecipazione dei cittadini, conferiscono alla Cascina Roma
una nuova vita e da tale contesto esse stesse vengono valorizzate.
Orari di apertura:
Emeroteca:
da Lunedì a Sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00
Sezione mostre:
Lunedì chiuso;dal Martedì alla Domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00 |